Assalto al centro agroalimentare Presi i banditi: traditi dai tatuaggi 

Grazie alle telecamere, i carabinieri sono risaliti a due dei 4 rapinatori. I complimenti del prefetto In carcere un pescarese di 48 anni e un 43enne di Civitaquana: erano fuggiti in scooter e in Porsche

PESCARA. Dopo poco più di due mesi, i carabinieri del comando provinciale, diretti dal colonnello Riccardo Barbera, sono riusciti a dare un nome e un volto ai responsabili della violenta rapina, messa a segno l’11 luglio scorso, all’interno del centro agroalimentare di Cepagatti, ai danni di una guardia giurata dell'Istituto Sicuritalia, che era appena andata a ritirate gli incassi del fine settimana di uno degli operatori del mercato. In tutto, circa 29 mila euro più assegni per 1.364 euro.
LA FUGA IN PORSCHE
La guardia, 49 anni di Chieti Scalo, era stata avvicinata da due uomini con mascherine chirurgiche, passamontagna e caschi neri, e quindi aggredita, colpita in testa con uno dei caschi e poi, una volta a terra, presa a calci e rapinata, oltre che dei soldi, anche della pistola: una Beretta 98 Fs calibro 9x21. I due era quindi fuggiti in sella a uno scooter Piaggio Mp3 nero e poi a bordo di una Porsche Cayenne, dove ad attenderli c'era un altro complice.
GLI ARRESTATI, CHI SONO
Ieri, a seguito delle indagini condotte dai carabinieri della sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pescara, in collaborazione con i militari della stazione di Cepagatti, coordinati dal capitano Giovanni Rolando sono finiti in carcere, con l’accusa di concorso in rapina aggravata, due dei quattro autori del colpo. Sono Fabio Iervese, 43 anni, domiciliato a Civitaquana, e Renato Mancini, 48 anni di Pescara. Il gip del Tribunale di Pescara Antonella Di Carlo ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pm Luca Sciarretta.
FILMATI E TATUAGGI
A incastrare i due, già noti alle forze dell'ordine, le immagini delle telecamere presenti dentro e fuori il centro agroalimentare, che hanno catturato la targa dello scooter risultata rubata a Roma e poi montata sull’Mp3. Lo stesso scooter era stato rubato nella capitale il 30 settembre 2021. Ma le telecamere hanno ripreso anche particolari del rapinatore che guidava lo scooter, che hanno poi portato i carabinieri a capire in poco tempo di chi si trattattasse: tatuaggi sulla gamba sinistra e sul braccio sinistro, all'altezza del gomito, oltre che un paio di bermuda. Da qui, attraverso un’intensa attività investigativa, sono arrivati a individuare anche un altro dei complici.
COMPLIMENTI DEL PREFETTO
Ieri, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha tenuto a ringraziare il colonnello Barbera, i carabinieri di Pescara e la procura, che ha coordinato le indagini. Agli investigatori un aiuto importante è arrivato anche dalla vittima, finita in ospedale con due tagli alla testa e contusioni ovunque.