La Riserva tagliata - Fina (Pd) interroga Sangiuliano 

Borsacchio, il sindaco Nugnes scrive alla premier Meloni

ROSETO. Il caso della riserva del Borsacchio prima tagliata e poi salvata, almeno nelle intenzioni, approda sul tavolo della premier Giorgia Meloni. Il sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes,...

ROSETO. Il caso della riserva del Borsacchio prima tagliata e poi salvata, almeno nelle intenzioni, approda sul tavolo della premier Giorgia Meloni. Il sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, ha infatti inviato una lettera alla presidenza del Consiglio dei ministri nella quale si richiede un riscontro in merito alla proposta di impugnativa di fronte alla Corte Costituzionale della Legge Regionale numero 4 del 2024, nella parte con la quale è stata sancita la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio.
Nella missiva, quindi, si chiede un chiarimento riguardante le decisioni assunte dalla presidenza del Consiglio stessa rispetto alla possibilità di impugnare l’atto.
«A seguito del susseguirsi di notizie contrastanti, e atteso che anche il presidente Marsilio ha evidenziato la palese incostituzionalità della riperimetrazione, impegnandosi pubblicamente a cambiare la normativa, allo stato attuale non è chiaro quale sia effettivamente l’intenzione della presidenza del Consiglio dei ministri», afferma il sindaco Nugnes. «Con la lettera, a nome di tutta l’amministrazione comunale e della comunità rosetana, chiedo, nelle more dalla possibilità che la Regione riveda la sua decisione, se la Legge Regionale che sancisce la riperimetrazione sarà oggetto o meno di impugnativa di fronte alla Corte Costituzionale come da noi richiesto con apposita Pec inviata lo scorso 27 febbraio».
interrogazione di fina
Sulla Riserva naturale del Borsacchio di Roseto «vi è una grande confusione ed è urgente che si faccia rapidamente chiarezza. Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione ad hoc per conoscere l’autentica posizione del ministero della Cultura e quali azioni intenda assumere in proposito». Così in una nota Michele Fina, senatore e tesoriere nazionale del Partito Democratico. «La ferita inferta dalla giunta Marsilio al territorio del Borsacchio», afferma l’esponente del Partito Democratico, «è dolorosa e inaccettabile. Ancora di più lo sono, se possibile, i continui balletti politici e di comunicazione che si stanno consumando sulla vicenda. Va ricordato che la decisione di tagliare 1.100 ettari della riserva, limitandola a 24, fu assunta nottetempo nell’ambito dell’approvazione della legge finanziaria regionale lo scorso dicembre».