Bus e treni, la guida per essere rimborsati 

Abbonamenti non spesi per il lockdown, ecco le regole decise dalla Regione Migliaia di studenti e lavoratori interessati: le richieste entro il 31 agosto

L'AQUILA . Gli abbonamenti per treni e autobus, inutilizzati nel periodo di lockdown e d’interruzione parziale del servizio a causa dell'emergenza coronavirus, saranno rimborsati. Due le opzioni approvate dalla Regione: l’emissione di un voucher di importo calcolato sulla base dei giorni di mancato utilizzo o il rimborso in denaro, quest'ultimo solo in casi specifici. Le modalità per accedere agli indennizzi sono contenute in un documento approvato dalla giunta regionale nell'ultima seduta. Ma c'è un tempo massimo per inoltrare le richieste all'azienda di trasporto di riferimento, il 31 agosto prossimo. Non oltre, o il diritto al "recupero" del titolo di viaggio non utilizzato verrà meno.
L'Abruzzo è l'unica regione, al momento, ad aver disciplinato le modalità di rimborso.
TITOLI DI VIAGGIO
INUTILIZZATI
La platea è vastissima e riguarda, per lo più, studenti e lavoratori. Utenti che hanno acquistato abbonamenti mensili, semestrali o anche annuali, ma che non hanno potuto usufruire del servizio in seguito ai provvedimenti governativi e regionali di restrizione alla circolazione, oppure hanno utilizzato un servizio nettamente ridimensionato.
L'ordinanza numero 74 del presidente della Regione, Marco Marsilio, ha previsto che le aziende di trasporto sono tenute a riconoscere il rimborso dei titoli per i pendolari di trasporto ferroviario e trasporto pubblico locale su gomma secondo criteri e modalità "da definire". Il passaggio in giunta è servito proprio a stabilire le linee guida per la richiesta dei rimborsi.
ABBONAMENTI
PER GLI STUDENTI
La Regione ha preso in esame tutte le casistiche. Per i soli abbonamenti mensili riferiti a marzo 2020 è prevista l'emissione di un voucher di importo pari all'ammontare del titolo di viaggio, da utilizzare entro 12 mesi. Gli abbonamenti annuali scolastici per gli autobus urbani ed extraurbani, con periodo di validità settembre 2019- giugno 2020, e quelli acquistati dagli studenti per il trasporto ferroviario, «considerando che l’interruzione dei servizi scolastici ha riguardato il periodo che va dal 6 marzo al 10 giugno scorso», stabilisce la delibera, «saranno coperti con l'emissione di un voucher, la cui quantificazione verrà calcolata sulla spesa effettivamente sostenuta dall’utente nei giorni di non utilizzo dell’abbonamento stesso».
Anche in questo caso, il voucher va speso entro un anno dall'emissione e per le linee di trasporto coperte dalla stessa società che lo rilascia. Anche per gli abbonamenti semestrali si procederà con i voucher, calcolati dalle aziende sulla base dei giorni di mancato utilizzo del "vecchio" abbonamento. La quantificazione delle spesa da rimborsare è sempre riferita al periodo compreso tra il 6 marzo e il 10 giugno scorso, che deve essere coperto dall'abbonamento annuale o semestrale.
GLI ABBONAMENTI
NON SCOLASTICI
Se l'abbonamento è mensile e riguarda il mese di marzo, quando è scattato il lockdown, l'utente potrà richiedere un voucher di importo uguale all'intero titolo di viaggio, da utilizzare entro un anno dalla nuova emissione. Per gli abbonamenti annuali è previsto sempre il voucher ma, in tal caso, l'importo del rimborso verrà calcolato sui giorni di mancato utilizzo dell'abbonamento. La scadenza del nuovo titolo di viaggio sarà di 12 mesi, come anche per gli abbonamenti semestrali riferiti ai tre mesi di emergenza, in cui i trasporti hanno subìto il fermo totale o una drastica riduzione.
I RIMBORSI
IN CONTANTI
Solo in alcuni casi particolari, l'azienda di trasporto, su richiesta dell'utente, può provvedere al rimborso in contanti, che viene sempre calcolato con le stesse modalità individuate per la quantificazione del voucher.
Hanno diritto al rimborso in denaro, in particolare, i titolari di abbonamenti mensili, annuali e semestrali, che appartengono alle seguenti categorie: studenti di scuole secondarie di II grado o universitari al termine del ciclo di studi, che presentino un'apposita attestazione da parte dell’Istituto scolastico o dell'Università o studenti che hanno cambiato, nel frattempo, la sede dell'istituto. Anche in questa seconda ipotesi occorre una certificazione da parte della scuola. Infine, i lavoratori che hanno cessato la propria attività o il rapporto di lavoro e che presentino un'apposita attestazione: la comunicazione di cessazione attività all'Agenzia delle entrate e quella del datore di lavoro che conferma la fine del rapporto di lavoro.
LA PRESENTAZIONE
DELLE DOMANDE
Per accedere ai rimborsi va seguita una specifica procedura: gli studenti o i lavoratori interessati dal recupero di parte dell'abbonamento, da utilizzare nei prossimi mesi, devono presentare una richiesta alla società di trasporto allegando la documentazione che comprova il possesso dell'abbonamento in corso di validità, durante il periodo delle misure di contenimento della diffusione del Covid-19, e la dichiarazione rilasciata ai sensi dell'articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica, del 28 dicembre 2000, numero 445, relativa al mancato utilizzo, in tutto o in parte, degli abbonamenti per bus o treni, in conseguenza delle misure di contenimento per il coronavirus.
La domanda può essere presentata alle aziende di trasporto fino al 31 agosto prossimo.
I TEMPI PREVISTI
PER I RIMBORSI
Le tempistiche per il rilascio dei voucher o il rimborso in contanti sono diverse. La società di trasporti che riceve la richiesta provvederà entro 15 giorni dalla comunicazione al rilascio del voucher, con validità annuale e secondo gli importi calcolati. Per i rimborsi in contanti, il lasso di tempo si allunga a 60 giorni, sempre dal momento della ricezione, da parte dell'azienda, della richiesta inoltrata dall'utente che non può, per motivi oggettivi, usufruire del voucher.
La Regione ha previsto anche un'altra possibilità: il voucher emesso dalle aziende di trasporto, sia per i bus che per i treni, è reversibile all’interno dello stesso nucleo familiare.