Campo Imperatore partono gli esposti 

De Sanctis: procura dell’Aquila e Corte dei Conti accertino le responsabilità per il rogo del 5 agosto. Interrogazione di Pezzopane sui mezzi antincendio

L'AQUILA. Un’interrogazione parlamentare della senatrice Pd Stefania Pezzopane e un esposto alla Procura dell’Aquila e alla Corte dei Conti firmato dal presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese Augusto De Sanctis, accendono ancora i riflettori sulle responsabilità dietro ai roghi che stanno devastando l’Abruzzo.
De Sanctis chiede chiarezza nell’esposto sull’incendio iniziato il 5 agosto durante la Rassegna degli ovini di Campo imperatore. «La Camera di commercio dell'Aquila ha parlato di 30mila visitatori», si legge nell'esposto, «l'innesco dell'incendio sembrerebbe partito da un'area circostante la strada tra fonte Macina e Fonte Vetica, a poca distanza dagli stand della Rassegna. È del tutto evidente che, a nostro avviso, l'organizzazione dell’iniziativa e la procedura autorizzativa avrebbero dovuto tener conto degli spazi occupati dalla Rassegna ovini, ma anche di altri aspetti, quali i parcheggi, le aree occupate, la gestione dei flussi e la prevenzione degli incendi». De Sanctis evidenzia «l'assenza della Valutazione di incidenza ambientale, procedura obbligatoria», in una zona «di protezione speciale, qual è l'area interessata dalla Rassegna e dall'incendio. La presenza di 30mila persone determina l'allontanamento, per disturbo, delle rarissime specie animali presenti. Tra l'altro, l'area era stata segnalata dal Parco quale oggetto dell'intervento Life, finanziato dalla Comunità europea con 1 milione 600mila euro».
L'esposto fa riferimento all'obbligo, da parte della Camera di commercio dell'Aquila, «di eleborare lo studio di incidenza ambientale e consegnarlo al comune di Castel Del Monte, in cui ricade l'area della manifestazione, per la valutazione finale. Procedura che non è stata espletata», evidenzia De Sanctis, «non si comprende come l'ente parco abbia potuto concedere l'autorizzazione in assenza della Vinca». Quanto al ruolo dell'ente organizzatore, la Camera di commercio, De Sanctis chiede cosa è stato prodotto dagli organizzatori in riferimento alla recente circolare ministeriale di giugno 2017, se siano stati consegnati gli elaborati sulle norme di pubblica sicurezza, se le prescrizioni sono state rispettate e se i presidi erano idonei e formati da personale con specifica preparazione, se il numero di addetti era consono ai partecipanti e l'area della Rassegna era transennata. Evidenziamo con forza», prosegue l'esposto, «la situazione caotica degli accessi e della fruizione di Campo Imperatore, compresa l'evidente assenza di controlli». Nell'atto di richiesta di autorizzazione, firmato dal presidente della Camera di commercio, Lorenzo Santilli, viene garantito, tra l'altro, «che le aree di parcheggio saranno delimitate e il controllo e la sorveglianza affidati a una società di comprovata esperienza». E proprio su Santilli scarica le responsabilità il direttore del Parco, Domenico Nicoletti: «Sulla base della richiesta di autorizzazione, la responsabilità è della Camera di commercio». Santilli, contattato nuovamente dalla redazione del Centro, continua a tacere. E chiede «che emergano tutte le responsabilità» la senatrice del Pd, Stefania Pezzopane, che dopo quella sull’incendio di Fonte Vetica, ha rivolto una nuova interrogazione al ministro dell’Ambiente Galletti, sulla vicenda delle autobotti e degli elicotteri dell’ex Corpo Forestale dello Stato, fermi nei depositi nonostante gli incendi che stanno divorando l’Abruzzo. «Pare che gli automezzi autobotti (3 per alcune fonti, 5 per altre)», scrive la Pezzopane riferendosi ai servizi del Centro e a «fonti interne», «siano stati acquistati dal ministero dell'Ambiente e che siano ancora da destinare ai parchi. Ma è bene sapere con precisione», dice Pezzopane, «perché siano lì e per quale motivo non siano ancora in dotazione ai parchi. Voglio sapere se qualcuno non ha fatto il proprio dovere, se c'è stata distrazione, superficialità, o peggio. È per questo che ho rivolto un'interrogazione al ministro Galletti per sapere se siano fondate queste informazioni, per quale motivo le autobotti siano ancora ferme, quale sia stato l'intoppo burocratico e cosa intende fare il governo per scongiurare lo sconcerto che queste notizie destano nell'opinione pubblica».