Castiglione, assalto al bancomat: trovata l’auto, caccia a 3 banditi 

Si analizzano gli oggetti a bordo della vettura abbandonata. Decisive le immagini delle telecamere A causa dei danni, la banca resterà chiusa per almeno 10 giorni: servizi assicurati dalle filiali vicine

CASTIGLIONE A CASAURIA. Le indagini sull'assalto di sabato al bancomat sono concentrate sulla Fiat Stilo trovata nel parcheggio di un supermercato, a 200 metri dalla filiale di Castiglione a Casauria della Bcc di Pratola Peligna.
All'interno della vettura risultata rubata in Puglia, a Manfredonia, e ora sotto sequestro, sono state rinvenute tracce che potrebbero rivelarsi fondamentali per risalire alla banda che, alle 3 di notte, ha fatto saltare in aria lo sportello bancomat dell’istituto di credito, che custodiva oltre 60 mila euro. Ma i malviventi, disturbati dall’arrivo dei carabinieri della stazione di Torre de’ Passeri, coordinati dal maresciallo Alessio D’Alfonso, allertati dal proprietario dello stabile, sono riusciti a portarsi via solo una parte del denaro.
In tutto, stando ai conteggi fatti, 16 mila euro. Quindi la fuga, prima a bordo della Stilo rubata, subito abbandonata, e poi su una seconda vettura con cui a tutta velocità hanno imboccato la vicina autostrada. Ad agire, stando a quanto emerso da accertamenti, testimonianze e telecamere, tre persone: due con la tecnica della “marmotta”, che consiste in un piccolo congegno caricato di esplosivo e inserito nella fessura da cui escono le banconote, hanno materialmente fatto esplodere lo sportello bancomat, mentre la terza, che era sull’auto cosiddetta pulita, le ha aiutate a dileguarsi. Oltre alle tracce e agli oggetti trovati nella Stilo, su cui sono in corso approfondimenti, altri elementi utili per chiudere il cerchio si spera possano arrivare dai filmati degli impianti di videosorveglianza presenti in zona e che i carabinieri della stazione di Torre de’ Passeri, insieme a quelli della compagnia di Popoli diretti dal maggiore Giovanni Savini, stanno acquisendo e analizzando.
Nel frattempo, a causa degli ingenti danni riportati nell’esplosione, oggi la banca, e per circa 10-15 giorni, non potrà aprire al pubblico. Molte porte sono state scardinate, il controsoffitto è caduto in parecchie stanze e l’atrio è invaso da calcinacci. Sabato mattina, appena saputo dell'assalto, il direttore della Bcc Silvio Lancione ha raggiunto Castiglione a Casauria per rendersi conto di persona della situazione. I clienti potranno comunque continuare a servirsi dell'istituto di credito, rivolgendosi alle vicine filiali di Bussi sul Tirino, Manoppello Scalo e Popoli.
Ancora spaventati i residenti di via San Clemente. Il più scosso è il proprietario della palazzina che ospita al pianoterra la banca. «In un primo momento ho pensato all’esplosione di un’auto parcheggiata nel piazzale», ha raccontato. «Poi, quando ho visto i pezzi del bancomat sparsi dappertutto ho capito e ho chiamato i carabinieri». Le indagini mirano a capire anche se ad agire sia stata la stessa banda che la notte tra il 19 e il 20 novembre, sempre utilizzando la tecnica della “marmotta”, ha fatto saltare il bancomat dell’ufficio postale, all'interno del centro commerciale L'Arca di Spoltore. In quel caso, però, la cassa non si è aperta e il gruppo è stato costretto a fuggire a mani vuote.