Centri medici, farmacia e servizi «Il rilancio parte dalla stazione» 

Presentata l’iniziativa che punta a rivitalizzare gli scali dei Comuni con meno di 15mila abitanti Lavori in fase di ultimazione, ci saranno stalli e colonnine per la ricarica delle biciclette elettriche

POPOLI. Rendere la stazione di Popoli un valore aggiunto del tessuto sociale e trasformarla in un centro multiservizi con ambulatori medici e farmacia per i cittadini e le comunità locali. È questo l’obiettivo del progetto “Stazioni del territorio”, promosso dalle società del gruppo Fs e rivolto agli scali ferroviari dei Comuni con meno di 15 mila abitanti.
L’iniziativa mira a trasformare le stazioni in centri polifunzionali utilizzando fabbricati, con spazi disponibili, e aree esterne in disuso così da metterli a disposizione della cittadinanza con l’inserimento di servizi polivalenti e di pubblica utilità. Il progetto è stato presentato ieri nella sede del gruppo Fs a Roma, con un collegamento in diretta con la stazione pilota di Popoli-Vittorito, dal vicepresidente del consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dal commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, dal segretario generale Anci Veronica Nicotra, dall’amministratore delegato Fs Luigi Ferraris, dall’amministratore delegato e direttore generale Rfi Gianpiero Strisciuglio, dal direttore Luiss Giovanni Orsina. Presenti, a Popoli, il sindaco Moriondo Santoro, Pierluca Dello Russo (Rfi) e i medici dei laboratori che saranno a disposizione della cittadinanza.
Il progetto “Stazioni del Territorio” si colloca all’interno del percorso di rinascita e rigenerazione dell’Appennino centrale devastato dal terremoto. Coinvolgerà 20 scali in tutta Italia e ha già preso il via in cinque stazioni pilota: oltre a Popoli-Vittorito, anche Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata) sono in fase di completamento, mentre ad Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto (Perugia) gli interventi si concluderanno nel 2025.
A Popoli la stazione è stata riqualificata e restituita alla cittadinanza con nuovi servizi e funzioni. Il fabbricato viaggiatori è stato completamente ristrutturato: atrio, sala di attesa in cui sono state create postazioni di lavoro con prese elettriche per consentire di ricaricare dispositivi elettronici, due spazi destinati ad ambulatori medici e centro di ascolto con psicologi e uno destinato alla farmacia. È stato installato, inoltre, un defibrillatore per interventi di primo soccorso. Esternamente il fabbricato ha subito un rifacimento complessivo. Sono in corso di ultimazione i lavori di manutenzione straordinaria per gli ambienti, già dati in comodato d’uso gratuito alla Croce rossa italiana di Popoli Terme, per l’attivazione di uno sportello per i servizi sociali e la realizzazione di un’aula didattica per corsi di formazione ad operatori e volontari. Saranno sottoscritte convenzioni tra Rfi e il Comune per la gestione ed esecuzione dei lavori nelle aree esterne: saranno posizionate, a cura dell’amministrazione comunale, stalli e colonnine per la ricarica di biciclette elettriche. Inoltre, il Comune effettuerà un ampliamento dell’attuale parcheggio coperto da una pensilina fotovoltaica. All’ingresso del parcheggio è stato posizionato un’Amazon Locker.
«Mentre è in corso la ricostruzione», ha detto il commissario Castelli, «alla quale nel 2023 abbiamo impresso un cambio di passo, è in atto la strategia di riparazione economica e sociale di questi territori, anche grazie al programma di interventi Next Appennino, che necessitano in modo particolare di servizi di qualità, infrastrutture di trasporto, connettività digitale. Questo è proprio ciò che sta avvenendo attraverso questa iniziativa, che trasforma luoghi di passaggio o scambio in centri vitali e attrattivi. Ripensare gli spazi e le funzioni delle stazioni ferroviarie è un modo intelligente ed efficace per ritessere una trama di vita e di rapporti che rischierebbe di essere logorata. Ambulatori medici, farmacie, postazioni di lavoro, servizi di intermodalità: questi edifici diverranno dei veri e propri “hub” del territorio, fruibili dalle comunità locali e dai viaggiatori».