Cristiano Neri, il figlio denuncia: «Chiarezza sulla morte di papà» 

Il 50enne si è sentito male sabato mattina e ha raggiunto da solo l’ospedale di Pescara, dov’è deceduto Rocco Neri: «Ci sono una serie di circostanze che meritano un approfondimento». Funerali da fissare

FRANCAVILLA. La morte improvvisa di Cristiano Neri, storico ristoratore di Francavilla scomparso a 50 anni sabato sera, in seguito a un malore, non convince la famiglia ma soprattutto il figlio, che domenica mattina ha presentato denuncia ai carabinieri di Pescara.
«Ci sono una serie di circostanze che meritano un approfondimento, e adesso vogliamo fare piena luce su quanto accaduto» si limita a dire Rocco Neri che però preferisce non scendere nei particolari della denuncia.
Da quello che si sa, sabato mattina il padre, dopo aver accusato dei dolori al petto, si è recato da solo al pronto soccorso dell’ospedale di Pescara. Da lì però non è più uscito. Il figlio non ha saputo nulla di quanto stava accadendo, fino al tardo pomeriggio, quando con una telefonata è stato messo al corrente della situazione. Anche per questo, come peraltro già trapelato nelle primissime ore dopo la morte del padre, Rocco Neri ha voluto investire l'autorità giudiziaria, per capire cosa sia successo durante le ore trascorse dal padre in pronto soccorso. Della vicenda si sta occupando l'avvocato Italo Colaneri, di Chieti, anche se fino a questo momento non sembrano esserci particolari novità, come conferma lo stesso legale: «Non sappiamo se sia stato nominato un magistrato, disposta l’autopsia o il sequestro della cartella clinica», dice l’avvocato, peraltro amico della vittima. «Il figlio è determinato a voler fare luce sull'accaduto e per questo ha sporto immediatamente denuncia. Siamo in attesa di comunicazioni».
Nel frattempo, come logico che sia, non sono ancora stati fissati i funerali del ristoratore, che con il ristorante di famiglia “La Villetta”, in piazza Tirreno, è stato per lungo tempo un vero e proprio punto di riferimento per tutta la città di Francavilla, specie tra gli anni ’70 e ’80. Poi l’attività aveva chiuso, Neri aveva avviato una nuova attività con l’Osteria del sorriso a Pescara, zona Porta Nuova, prima di iniziare a lavorare nell'azienda del cugino Roberto che si occupa di distribuzione di generi alimentari. Le sue condizioni di salute erano buone, almeno stando alle testimonianze di chi l'ha visto fino a pochi giorni fa. Non c’era nulla che potesse far pensare al triste epilogo di sabato sera. Un epilogo su cui adesso i famigliari chiedono chiarezza.