Csm, il giorno dell’insediamento

Da sciogliere il nodo della vicepresidenza: sull’abruzzese Giovanni Legnini, apparso subito come il candidato in pole position, resta qualche perplessità almeno in una parte dei togati

Per questo pomeriggio alle 17 il capo dello Stato ha fissato la seduta di insediamento del nuovo Csm al Quirinale; seduta che sarà preceduta dall'incontro di Giorgio Napolitano con i vecchi e i consiglieri subentranti. Subito dopo sarà costituita la Commissione per la verifica dei titoli da parte dei laici eletti dal Parlamento. E a stretto giro di posta dovrebbe essere convocata la prima riunione del plenum del Csm a Palazzo dei marescialli, che sarà presieduta dal capo dello Stato, per l'elezione del nuovo vice presidente. Il successore di Michele Vietti deve essere scelto tra gli otto componenti laici eletti dal Parlamento. Una partita in cui sono determinanti i consiglieri togati e che allo stato appare ancora nebulosa, anche perché i rappresentanti dei magistrati non si sono ancora confrontati e aspettano di vedere chi effettivamente si farà avanti e con quale programma.

Sul sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini, apparso subito come il candidato in pole position per la vice presidenza, restano perplessità almeno in una parte dei togati: tra chi giudica inopportuno il suo passaggio diretto dal governo al Csm, tanto più nel momento in cui l'esecutivo sta preparando la riforma elettorale del Consiglio superiore. Se le riserve su di lui non cadessero, la gara si potrebbe giocare tra Renato Balduzzi, ministro della Salute nel governo Monti e professore di diritto costituzionale alla Cattolica, Giuseppe Fanfani, il sindaco di Arezzo nipote dell'ex presidente del Consiglio Amintore, e Paola Balducci, avvocato e sino all'anno scorso responsabile Giustizia di Sel che, se venisse effettivamente scelta, sarebbe la prima donna a guidare il Csm.

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