«Cumuli di rifiuti nel cantiere» Scatta l’ispezione dei carabinieri 

Operazione di controllo al Museo del mare e alla Madonnina dopo le segnalazioni dei residenti Scoperti materiali accatastati senza protezioni: gli investigatori pronti a mandare una nota in Procura

PESCARA. I carabinieri forestali di Pescara si sono presentati nel cantiere da oltre 4 milioni del waterfront sul lungomare alle ore 10.30 di ieri. Un controllo a sorpresa per verificare se sono state commesse violazioni nella gestione dei rifiuti.
LE DENUNCE A dare il via al sopralluogo sono state le segnalazioni dei residenti della zona che si erano rivolti proprio ai carabinieri forestali per denunciare la presenza, nell’area del cantiere, di cumuli di materiali lasciati senza protezioni. Secondo le segnalazioni degli abitanti della zona della marina nord, quei materiali sarebbero stati accumulati da oltre due mesi e tenuti all’aria aperta. In base ai primi accertamenti si tratterebbe di residui delle lavorazioni di cantiere, stoccati sì all’interno della recinzione dell’area di lavoro e quindi inaccessibile al pubblico ma comunque lasciati all’aria aperta senza adeguate misure di protezione. Dopo i rilievi, nei prossimi giorni, i carabinieri forestali potrebbero stilare un rapporto e informare l’autorità giudiziaria: il controllo potrebbe dare il via a un’indagine con risvolti penali.
ISPEZIONE IN CANTIERE Gli accertamenti dei carabinieri forestali sono partiti nel cantiere del Museo del mare, alle spalle dell’ex mercato ittico: proprio in questa zona sono stati trovati cumuli di materiali. Terra, calcinacci, residui di piante e plastiche: le condizioni di questi rifiuti sono al centro dei rilievi degli investigatori.
I LAVORI CONTINUANO I lavori in corso per cambiare faccia alla riviera non si sono fermati durante il sopralluogo: il cantiere è proseguito, nella piazza davanti al Museo del mare in cui sono già comparse le betonelle al posto della pavimentazione dissestata, nella zona della fontana della Madonnina e nel fiume per la creazione di una piazza verso il ponte del Mare. Secondo la tabella di marcia dell’amministrazione Masci, i lavori, finanziati con i fondi del Pnrr, dovrebbero concludersi entro il 2025. Ma le prime opere dovrebbero riconsegnate alla città già nel corso del mese di maggio: una corsa in tempo per mostrare ai pescaresi i primi segni di un cantiere proprio alla fine del mandato elettorale visto che si andrà al voto l’8 e il 9 giugno. A fine mese, sempre secondo il cronoprogramma del Comune, dovrebbero essere già finiti gli spazi destinati a verde attrezzato, siepi e alberi che delimiteranno le aree di sosta a margine del mercato ittico e in via Buozzi. Tra le opere in dirittura d’arrivo anche la sostituzione della fontana accanto al Ponte del mare con un’area verde collegata alla Lega navale, mentre specchi d’acqua e getti troveranno posto al centro della piazza della Madonnina con nuove illuminazione e pavimentazione, in sostituzione del manto in porfido dissestato.
RISCHIO DENUNCE Il rischio di denunce c’è ma il controllo dei carabinieri forestali non dovrebbe interferire con l’avanzamento dei lavori: anche nel caso in cui fossero accertate eventuali violazioni nella tenuta dei rifiuti del cantiere, non dovrebbero scattare sequestri ma soltanto prescrizioni.