Di Francesco contro il suo passato

Il tecnico domani a Empoli, dove ha iniziato l'avventura nel grande calcio

PESCARA. Ritorno al passato. Accadrà domani a Eusebio Di Francesco, atteso col suo Pescara a Empoli, nella piazza dove ha conosciuto il grande calcio. Aveva da poco compiuto 18 anni quando l'allora tecnico dei toscani Gaetano Salvemini lo fece esordire in serie A, contro la Juventus (0-4) il 31 gennaio 1988.

Venti minuti, abbastanza per provare l'emozione del debutto davanti a campioni del calibro di Tacconi, Bonini, Brio e De Agostini. Il centrocampista pescarese, che il prossimo 8 settembre festeggerà 41 anni, cominciava così una carriera professionistica ricca di soddisfazioni, culminata con 16 convocazioni in Nazionale e un gol, oltre allla conquista dello scudetto nella Roma 2000-01. In totale 515 presenze da professionista attraverso anche Lucchese, Piacenza, Ancona e Perugia, condite da 47 reti.

«Ogni volta che ritorno a Empoli per me è sempre un piacere - dice l'allenatore del Pescara Eusebio Di Francesco - lì ho vissuto il periodo dell'adolescenza ma ho ancora tantissimi amici nonostante siano passati ormai venti anni. Non è mai facile lasciare casa e i propri affetti per tentare l'avventura nel calcio. Personalmente non ho rimpianti e sono contento e soddisfatto della scelta fatta. Per quanto riguarda il mio esordio, ricordo che quello era il campionato dell'Empoli partito con -5 e del Pescara che ottenne l'unica salvezza della sua storia in serie A».

Numeri alla mano, il torneo 1987-88 si concluse con l'Empoli a 20 punti, Avellino 23, Ascoli, Pescara e Pisa 24. Considerate le due sole retrocessioni in serie B, se i toscani non avessero avuto la penalizzazione sarebbe stata determinante la classifica avulsa tra Ascoli, Pescara e Pisa per stabilire l'altra squadra retrocessa insieme all'Avellino. Dietrologia, perchè magari in questo frangente il Pescara, già salvo, non avrebbe perso nell'ultima giornata proprio a Empoli per 3-2.

In ogni caso Eusebio Di Francesco comincia ad assaporare scampoli da titolare sempre più frequenti. La crescita personale, però, non corrisponde a quella di squadra. L'Empoli non è più un'isola felice e retrocede, in due anni, addirittura in serie C1. Fatale ai toscani nella stagione 1988-89 lo spareggio perso a Cesena con il Brescia per 3-0. «Nonostante il doppio salto all'indietro - continua Di Francesco - rimasi per disputare la prima stagione intera da titolare per poi andare a Lucca e, in seguito, al Piacenza tutto italiano che si salvò in serie A».

Tornando all'attualità è soddisfatto, a distanza di una settimana, del pareggio con il Siena? «La prestazione è stata positiva ma abbiamo rischiato di perdere con l'unico tiro in porta del Siena. Questo è il pane duro della serie B dove gli avversari ti castigano alla prima occasione». Cosa si aspetta da Empoli? «L'ideale sarebbe di ripetere la stessa prestazione di sette giorni fa e non commettere errori in fase difensiva. Sono contento di recuperare dei giocatori importanti perchè ogni allenatore vuole sempre l'intera rosa a disposizione in modo da avere ampia possibilità di scelta».
Marco Ratta

ASCOLI: 1 -   MODENA: 1
  • ASCOLI (4-2-3-1): Guarna 6; Gazzola 5.5, Micolucci 6, Marino 6, Giallombardo 5; Di Donato 6.5 (20'st Moretti sv), Pederzoli 6; Sommese 6 (29'st Esposito sv), Mendicino 5.5, Giorgi 6; Bonvissuto 6 (17'st Lupoli 6).
    In panchina: Coser, Ciofani, Portin, Romeo.
    Allenatore: Gustinetti

  • MODENA (4-3-3): Alfonso 6; Gozzi sv (20' Carini sv), Diagouraga 6, Perna 6, Tamburini 6; Signori 6, Luisi 6, Mazzarani 6 (30' st Spezzani sv); Giampà 6, Ciani 6, Pasquato 7 (32'st Gilioli sv).
    In panchina: Guardalben, Stanco, Colucci, Pasi.
    Allenatore: Bergodi

    ARBITRO: Corletto di Civitavecchia
    RETI: 24' pt Giorgi, 41' pt Pasquato

    NOTE: pomeriggio caldo, terreno in perfette condizioni. Spettatori 5.750 (incasso totale 20.395,72 euro). Giocatori ammoniti: Pederzoli, Giampà, Di Donato, Diagouraga, Luisi. calci d'angolo 8 a 3 per l'Ascoli. Recupero: 2'; 3'.

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