Droga, madre va dai carabinieri

Trova marijuana nella camera del figlio e chiede aiuto in caserma.

PESCARA. Ha trovato della marijuana nella camera del figlio. Il mondo gli è caduto addosso. Ha chiesto al ragazzo, 17 anni, se ne fa uso, dove l’ha presa e se l’ha data a qualcuno. Poi ha chiamato i carabinieri che sono andati nella sua scuola, lo hanno interrogato e lo hanno segnalato alla Procura dei minori. Dopo la scoperta, la donna, che vive a Montesilvano, non si è fatta vincere dalla disperazione. Anzi, ha preso coraggio e ha raggiunto la caserma dei militari dell’Arma, ai quali ha raccontato quanto accaduto in casa e sollecitato un intervento immediato sul figlio. Ai carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, ha spiegato di aver scovato delle piccole confezioni di marijuana tra gli oggetti personali del ragazzo.

Ha tenuto per sé una di quelle bustine trasparenti e ha affrontato il giovane. Voleva capire e lo ha sottoposto a una riaffica di domande. «Usi droga? Perché? da quanto tempo? La vendi ad altri?». La sua paura era proprio quella di avere un figlio spacciatore. A poco è servita la discussione col ragazzo, che non ha dato grosse spiegazioni, nonostante la donna lo abbia minacciato di rivolgersi ai carabinieri. Minaccia che ha messo in atto quando lui è uscito di casa per andare a scuola. Il blitz dell’Arma è scattato subito. Hanno raggiunto il ragazzo in aula, lo hanno perquisito, senza trovare nulla, e gli hanno fatto una serie di domande. Lui ha fornito le sue spiegazioni: ha chiarito di aver trovato le bustine vicino casa, di averle prese ma di non avere alcuna intenzione di venderle.

Voleva semplicemente mostrarle agli amici, come aveva già detto alla mamma per rassicurala. Le minacce della donna di chiamare il 112 e denunciarlo hanno avuto comunque il loro effetto. Nel tragitto da casa a scuola il giovane si è sbarazzato della droga, come ha riferito lui stesso ai carabinieri. Addosso non aveva nulla e neppure nello zaino. A quel punto è partita la ramanzina dei carabinieri che hanno spiegato al 17enne a quali conseguenze va incontro sia se assume droga sia se la vende, quali sono i rischi che corre un tossicodipendente e quelli cui va incontro uno spacciatore, affrontando l’argomento da tutti i punti di vista possibili, e cioè fisico, psichico, legale e amministrativo.

Poi è anche partita una segnalazione alla Procura dei minori, ma non si esclude che il caso possa considerarsi chiuso qui. L’incidente di percorso, se questo è stato, potrebbe essere stato sufficiente a far capire al ragazzo che è meglio stare lontani dalla droga. E proprio per ribadire questi concetti il capitano Marinelli riprenderà, subito dopo le feste di Natale, un ciclo di lezioni nelle scuole della zona di Montesilvano per parlare agli studenti di legalità, e quindi anche di droga. Conferenze che hanno uno scopo educativo-preventivo e possono servire a mostrare ai ragazzi una realtà diversa da quella dorata che vedono loro.