E il parcheggio sarà vietato fino alle 16

Piazza Mancini inaccessibile dalle 8 per consentire l’afflusso. Divieto di sosta anche nelle zone vicine

PESCARA. La zona del palazzo della Provincia di via Passolanciano è off limits, stamane, per via della manifestazione di protesta dei lavoratori della “Brioni” che si terrà proprio sotto l’edificio, sede dell’assessorato alle Attività produttive della Regione Abruzzo. Il Comune ha emesso un’ordinanza per disciplinare transito, sosta e fermata in tutta la zona, compresa l’area del palazzetto dello sport di via Rigopiano, e già ieri sono stati sistemati numerosi cartelli di avviso per vietare la fermata. L’ordinanza del Comune prevede il divieto di transito, di sosta e di fermata (con rimozione fermata), dalle 8 alle 16 su piazza Mancini e su tutta l’area adibita a parcheggio di via Passolanciano, cioè la zona circostante l’edificio che ospita Provincia e Poste. Su questa superficie ci sono all’incirca 200 posti auto. Sempre dalle 8 alle 16 è vietato sostare e fermarsi su entrambi i lati di via Aremogna e sull’intero tracciato di via Passolanciano (tra l’incrocio con via Arapietra e l’intersezione con via Rigopiano). Niente sosta né fermata neppure sull’area, adibita a parcheggio, di pertinenza del palazzetto comunale di via Rigopiano, anche in questo caso dalle 8 alle 16. In quest’ultima area saranno convogliati i pullman e le auto private dei partecipanti alla manifestazione.

Anche via Nassiriya è destinata ad accogliere i pullman e i veicoli di chi protesta, per cui pure questa strada è interessata dallo stesso provvedimento del Comune che impone il divieto di sosta e di fermata, dalle 8 alle 16, su entrambi i lati della strada. Tutti i divieti rimarranno in vigore anche oltre le 16, nel caso in cui la manifestazione dovesse procedere oltre. Si annuncia una mattina difficile per chi lavora in Provincia o in Regione, per chi frequenta gli uffici di questi due enti (ad esempio il Centro per l’impiego) e per chi deve raggiungere l’ufficio postale: centinaia di persone che oggi devono cercare un posto auto altrove.