E in Abruzzo scatta domani la prima zona rossa dell’anno 

Il provvedimento entra in vigore a Pizzoferrato: saliti a 71 i contagi su circa 1.100 abitanti Focolaio esploso dopo le conviviali per le uccisioni dei maiali. In corso lo screening di massa 

PIZZOFERRATO. In Abruzzo si va verso la prima zona rossa dell’anno: sarà nel comune di Pizzoferrato, borgo di circa 1.100 abitanti della provincia di Chieti a 1.250 metri di altezza sulla Maiella. A deciderlo un’ordinanza che sarà firmata oggi dal presidente Marco Marsilio. Non si potrà uscire ed entrare dal paese, focolaio Covid con 71 contagiati in pochi giorni. Troppi in rapporto alla popolazione. Alla base del diffondersi del virus riunioni familiari, spostamenti per lavoro e l’antico rito della festa per l’uccisione del maiale: un’occasione di convivialità che riunisce più famiglie e che accomuna molti paesi abruzzesi, ma che crea assembramenti ed è fonte di contagi.
L’ORDINANZA. In Regione si lavora da ieri per istituire la zona rossa a Pizzoferrato. Dovrebbe essere firmato oggi il provvedimento del presidente Marsilio e sarà in vigore da domani. Alla base della decisione l’aumento esponenziale dei contagi in pochi giorni. Se una settimana fa c’erano 4 positivi, ieri erano arrivati a 71. Con l’ordinanza si cerca di porre un freno alla diffusione del Covid con regole più restrittive. Ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale (salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute) e saranno presidiate le strade di ingresso e uscita dal paese. Ci sarà la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione di tutte le attività produttive e commerciali (a esclusione di quelle della filiera agroalimentare e sanitaria); sarà attivata la didattica a distanza. «Attenderemo le decisioni del presidente Marsilio», afferma il sindaco Palmerino Fagnilli, «ma di fatto nel comune gli spostamenti sono già limitati, sono state chiuse quasi tutte le attività commerciali oltre che le scuole e sospesi i mercati». Dalla Regione, in attesa della firma, arriva anche l’invito alla popolazione a sottoporsi agli screening di massa dell’Asl. Ieri, nonostante le temperature glaciali, in 250 si sono sottoposti al tampone.
LA MACELLAZIONE. Contagi che in base ai tracciamenti Asl sono avvenuti in ambito familiare, per spostamenti di lavoro e a causa delle riunioni fatte dopo i riti per l’uccisione del maiale. Un caso non isolato quello di Pizzoferrato, infatti precedenti ci sono stati nell’Aquilano, a Pizzoli, con 15 persone contagiate dopo la macellazione di un maiale, in un paese molisano, a Vasto e a San Salvo. E i sindaci dei vari comuni hanno lanciato appelli alla popolazione alla prudenza e ad evitare queste feste. Il sindaco Fagnilli ha invece addirittura firmato un’ordinanza per la macellazione dei suini nel rispetto delle norme anti Covid, come limitare la presenza di persone non conviventi alle stringenti necessità dell’uccisione e lavorazione del maiale, l’areazione dei locali, l’uso dei dispositivi di protezione.
LE ZONE ROSSE. Nella prima ondata, zone rosse erano state istituite nei comuni della Val Fino – Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Montefino, Bisenti e Arsita – e a Penne, Civitella Casanova, Montebello di Bertona, Farindola, Picciano ed Elice dell’area vestina, infine contrada Villa Caldari a Ortona.
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