Esami senza scritti, cambiano i punteggi 

Apposite ordinanze dovranno regolamentare le modalità delle prove. Stessi libri di testo alla ripresa a settembre

PESCARA. Rimodulare le prove d’esame nelle scuole medie e negli istituti superiori attraverso apposite ordinanze attese dai dirigenti scolastici. È quanto previsto nelle «misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato». Il consiglio dei ministri, dunque, ha tracciato la strada da seguire, ma per i dettagli si deve attendere. Nelle scuole italiane, visto l’andamento dell’emergenza sanitaria in atto, si dà per scontato che non vi sarà una ripresa delle lezioni entro lunedì 18 maggio, data fissata dal governo Conte per passare a quella che è definita la «più grave ipotesi».
COSÌ GLI ESAMI. In questo caso «l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (medie), sarà consentito sostituire l’intero esame con la valutazione finale da parte del consiglio di classe, integrando la stessa con la valutazione di uno specifico elaborato redatto dallo studente candidato all’esame. La definizione di contenuti e modalità di esecuzione di tale elaborato saranno definite nell’ordinanza stessa». Eccezionalmente, come riporta il decreto, «per l’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione (Maturità), vi potrà essere la previsione di un solo colloquio, sostitutivo di tutte le prove di esame. Tale eventualità richiederà la rimodulazione dello stesso colloquio e dei punteggi di esame previsti».
RIPRESA IN AUTUNNO. Per quanto riguarda «l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020-2021», sono adottate, «anche in deroga alle disposizioni vigenti», misure volte a definire la data di inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2020-2021, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, anche tenendo conto dell’eventuale necessità di recupero degli apprendimenti; adattare gli aspetti procedurali e le tempistiche di immissione in ruolo, da concludersi comunque entro la data del 15 settembre 2020, nonché gli aspetti procedurali e le tempistiche relativi alle utilizzazioni, assegnazioni provvisorie e attribuzioni di contratti a tempo determinato; l’eventuale conferma, per l’anno scolastico 2020/2021, dei libri di testo adottati per il corrente anno scolastico, in deroga alle norme vigenti.
LEZIONI ONLINE. Si prevede che, in corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell’emergenza epidemiologica, il personale docente «assicuri comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione» e che, in relazione al periodo di formazione e prova del personale docente ed educativo, esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, «le attività di verifica da parte dei dirigenti tecnici, previste nel caso di reiterazione del periodo di prova, qualora non effettuate entro il 15 maggio 2020, sono sostituite da un parere consultivo reso dal dirigente tecnico in sede di comitato di valutazione».
NIENTE SCAMBI CULTURALI. Il testo del decreto governativo conferma ciò che era ormai assodato: sospesi viaggi d’istruzione, iniziative di scambio o gemellaggio, visite guidate e uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
LE ASSUNZIONI. Nel corso del consiglio dei ministri è stato anche approvato un provvedimento (Dpr) che sblocca le assunzioni chieste dal ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati, nell’estate del 2019, dai pensionamenti dovuti a “Quota 100”. Si attua, quindi, la norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno, fortemente voluta dalla ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle graduatorie ad esaurimento, che non avevano potuto occuparli lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione. Con successivi provvedimenti saranno disposte le assunzioni relative all’anno scolastico.
ABILITAZIONE PROFESSIONI. Il testo prevede che, qualora sia necessario in relazione al protrarsi dello stato di emergenza, con uno o più decreti del ministro dell’Università e della ricerca «possono essere definite, anche in deroga alle vigenti disposizioni normative, le disposizioni volte ad assicurare il riconoscimento delle qualifiche professionali, l’organizzazione e le modalità della prima e della seconda sessione dell’anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni regolamentate, delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove integrative per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale». I decreti possono «altresì individuare modalità di svolgimento diverse da quelle ordinarie, ivi comprese modalità a distanza, per le attività pratiche o di tirocinio previste per l’abilitazione all’esercizio delle stesse professioni, nonché per quelle previste nell’ambito dei vigenti ordinamenti didattici dei corsi di studio, ovvero successive al conseguimento del titolo di studio, anche laddove finalizzate al conseguimento dell’abilitazione professionale».
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