Ferrovia Pescara-Roma, le tappe Rfi: «Avvio dei lavori a fine 2025» 

Confronti pubblici al via: «Serviranno a far emergere criticità o proposte migliorative»

L’AQUILA. Rfi ha già individuato le scadenze: fine 2025 per l’avvio dei lavori propedeutici del Lotto zero della ferrovia veloce Roma-Pescara. Quello che collega Pescara a Chieti.
Nel primo trimestre 2026 il cantiere sarà operativo a tutti gli effetti e si darà il via all’intervento.
«Un’opera strategica», l’ha definita il presidente della Regione, Marco Marsilio, «un passo in avanti e un segnale molto importante per lo sviluppo del territorio: La spina dorsale dei collegamenti verso a capitale».
È stata scelta L’Aquila per la presentazione, ieri, a Palazzo Silone, del dibattito pubblico sul progetto di potenziamento della tratta Pescara-Chieti: l’inizio di un percorso informativo sul programma dell’opera di raddoppio della linea, volta a rendere competitivo il sistema ferroviario sulla direttrice Roma-Pescara. E, soprattutto, a garantire «standard qualitativi» e «livelli di prestazione elevati dell’offerta, in termini di tempi di percorrenza e di capacità attrattiva».
LOTTO ZERO
Il progetto, che «è parte integrante degli interventi inclusi nel Global Project della Roma-Pescara e rappresenta un’opportunità per i territori dell’Abruzzo centrale di collegarsi con le polarità dell’area metropolitana di Roma e con la direttrice Adriatica», è stato al centro della conferenza a cui hanno preso parte, oltre a Marsilio, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, la componente della Commissione nazionale dibattito pubblico e relatrice del progetto, Andreina Scognamiglio, l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, il vice direttore generale operation di Rfi, Vincenzo Macello, e il coordinatore del dibattito pubblico, Roberto Zucchetti.
«Attendiamo a giorni la definizione dei tempi per la stipula del contratto sui due lotti Interporto Manoppello-Scafa», ha detto Marsilio, «ora si entra nel vivo del dibattito pubblico con un calendario che viene presentato per definire la parte di progetto che va da Pescara a Chieti: un altro passaggio fondamentale che per decenni è rimasto bloccato dall’antica contesa sull’attraversamento di Sambuceto. Questo lascia ben sperare anche per il proseguo: oggi Rfi ha dato date e tempi certi per concludere l’avanzamento progettuale e l’apertura del dibattito pubblico anche per gli altri lotti. Insomma, si entra nel vivo di una delle opere principali che cambierà il volto della nostra regione», ha concluso il presidente della Regione.
TUTTE LE SCADENZE
A dettare gli step del progetto è stata Rfi. «Dopo aver ultimato e affidato la prima parte del progetto della Nuova Pescara, mi riferisco ai lotti Scafa-Manoppello Interporto, di cui abbiamo aggiudicato i lavori recentemente e il 2 maggio avvieremo la progettazione esecutiva», ha detto Macello, «partirà il dibattito pubblico della Pescara-Interporto. Nel corso dell’anno abbiamo acquisito il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e, con un verbale d’intesa che Rfi ha sottoscritto con il comune di San Giovanni Teatino, abbiamo studiato una variante al progetto che prevede un parziale interramento di circa 600 metri proprio nel territorio di San Giovanni Teatino». Il dibattito pubblico avrà la durata di 60 giorni, a seguire ci saranno 30 giorni a disposizione per acquisire il parere del coordinatore del dibattito. «Da lì», ha evidenziato Macello, «partirà l’iter autorizzativo che verrà ultimato a gennaio 2025. Si passerà, poi, alla rivisitazione del progetto a valle di quelle che saranno le osservazioni che ne scaturiranno, per andare a gara nel 2025 e aprire il cantiere a fine anno. L’effettivo avvio dell’intervento è previsto nel primo trimestre del 2026».
RADDOPPIO ROMA-PESCARA
Il progetto di raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo rientra nel più ampio intervento di velocizzazione della direttrice Roma-Pescara, quale itinerario trans-appenninico per un migliore collegamento dei territori dell’entroterra con Roma e la direttrice Adriatica. Il potenziamento del collegamento ferroviario si estende per circa 16 km di linea ed è articolato in tre lotti: Lotto 1, raddoppio della Pescara Porta Nuova-San Giovanni Teatino, attraverso delle rettifiche puntuali di tracciato; Lotto 2, raddoppio della tratta San Giovanni Teatino-Chieti con una variante velocizzata di tracciato (variante di San Martino); Lotto 3, Chieti-Interporto d’Abruzzo. Il costo del programma di investimento per il potenziamento dell’intera linea Roma-Pescara è stimato complessivamente in 15,9 miliardi di euro. Il completamento dell’opera è previsto entro il 2032. Il progetto punta, in particolare, «a potenziare le prestazioni dell’infrastruttura ferroviaria, grazie alla presenza di servizi regionali più capillari e una riduzione dei tempi di percorrenza, ad incrementare la capacità della linea, portando ad un significativo aumento dei servizi giornalieri che, per i servizi regionali, passano dai 44 a 100 treni al giorno, favorire le opportunità di sviluppo dell’intermodalità grazie al miglioramento della rete ferroviaria e a supportare gli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici e riduzione dell’inquinamento atmosferico».
DIBATTITO PUBBLICO
Zucchetti, coordinatore del dibattito pubblico ha spiegato come «la consultazione pubblica serva a far emergere tutte le critiche e le proposte migliorative del progetto. Invito tutti a contribuire, informandosi, inviando osservazioni e contributi e partecipando agli incontri pubblici: è un progetto molto importante, che unirà in maniera rapida e sostenibile il centro dell’Italia. Al tempo stesso, sono consapevole dei disagi che la realizzazione progetto crea a molti cittadini e attività economiche: difficoltà che ci devono sollecitare a fare un buon lavoro insieme». «Crediamo molto nel confronto, partito circa due anni fa, con gli stakeholder, la Regione e i comuni abruzzesi», il commento di Strisciuglio, amministratore delegato Rfi, «la velocizzazione della linea Roma-Pescara consente il diritto alla mobilità delle aree interne, di territori lontani dai grandi nodi urbani, una maggiore capacità di spostamento per i pendolari verso Roma e verso Pescara e consente di animare il turismo nei territori attraversati».