ORIGINARIA DI POPOLI, ABITA A PESCARA 

Festa per i 105 anni di Iole, maestra in mezzo Abruzzo

PESCARA. È stata maestra elementare per 40 anni, ha girato il mondo, e adesso, a 105 anni, divora libri e legge i giornali ogni giorno commentando le notizie con i familiari. Iole Lattanzio, vedova...

PESCARA. È stata maestra elementare per 40 anni, ha girato il mondo, e adesso, a 105 anni, divora libri e legge i giornali ogni giorno commentando le notizie con i familiari. Iole Lattanzio, vedova Di Bartolomeo, classe 1919, nata a Popoli ma residente a Pescara, ha festeggiato il compleanno numero 105 insieme al figlio Claudio Di Bartolomeo, imprenditore degli impianti idrotermosanitari; la nuora, Carla Di Credico e i nipoti Arturo e Matilde, gemelli di 10 anni. Presente alla festa anche il sindaco Carlo Masci che le ha donato una pergamena ricordo. Alla domanda, come ci sente a essere ultracentenari, risponde: «Sto benissimo per l'età che ho, voglio solo che la mia famiglia sia serena. E tutto ciò che desidero, nel futuro, è stare accanto ai miei nipoti».
La maestra Iole è sempre stata una donna molto indipendente. «Fino a sei mesi fa viveva da sola nella villetta ai Colli», rivela il figlio, «è una donna con una vitalità straordinaria e una divoratrice di libri e giornali. È' abbonata a riviste e quotidiani, tra cui il Centro, e ogni giorno commenta le notizie con noi. Due anni fa cucinava ancora i dolci abruzzesi. È inarrestabile e a 95 anni è andata in concessionaria ad acquistare una macchina dopo che le avevamo tolto quella che aveva, per motivi di sicurezza». La maestra Lattanzio è nata a Popoli il 24 aprile 1919. Dopo gli studi ha insegnato alle elementari di Schiavi d’Abruzzo, Popoli, Spoltore, Pescara e Torre de’ Passeri. Qui ha conosciuto Arturo Di Bartolomeo, poi diventato suo marito, scomparso nel 1969 a 69 anni. «Si sono fidanzati durante la seconda guerra mondiale», racconta il figlio Claudio, «e si sono sposati nel 1956 a Corfinio. Poi fecero il viaggio di nozze a Fiuggi perché mio padre aveva bisogno di cure termali». Di Bartolomeo senior, insieme ai fratelli, aveva fondato l’azienda che oggi manda avanti il figlio Claudio. «Quando papà è morto io avevo 9 anni e mia madre mi educò al culto dell’azienda. Per anni insegnava e poi andava in ufficio. A 18 anni mi disse: ora tocca a te. E da quel momento lei ha iniziato a viaggiare, Birmania, Cambogia, Cina, Vietnam, America. Oggi dispensa consigli a chi sta per intraprendere un viaggio». Tra gli anni ’80 e ’90 è andata in pensione e ha riempito la casa di libri. «Ne ha oltre 3mila che legge avidamente e il suo impegno si estende anche ad altre cause, essendo membro dell'associazione Italia Nostra e Tinozzi», conclude il figlio.