dopo l’allarme della marineria: tra oggi e domani i carotaggi 

Fondali bassi, via libera per il dragaggio del porto 

PESCARA. Via libera al dragaggio di 30mila metri cubi di fanghi depositati nell’area della darsena commerciale del porto e della cosiddetta “canaletta” per garantire l’entrata e l’uscita delle...

PESCARA. Via libera al dragaggio di 30mila metri cubi di fanghi depositati nell’area della darsena commerciale del porto e della cosiddetta “canaletta” per garantire l’entrata e l’uscita delle imbarcazioni in piena sicurezza. Dopo l’allarme lanciato dalla marineria, tra oggi e domani inizieranno i carotaggi e poi, intorno al 12 maggio, partiranno gli interventi di scavo che consentiranno di recuperare circa 4 metri di profondità dei fondali.
I lavori sono stati ufficializzati nel corso di una riunione convocata dal prefetto Flavio Ferdani, alla quale hanno preso parte il presidente del consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, i rappresentanti della marineria Massimo e Doriano Camplone, Lucio Di Giovanni e Francesco Scordella, oltre a Riccardo Padovano, al segretario generale dell’Autorità portuale Maurizio Minervino, al sindaco Carlo Masci e al direttore marittimo Fabrizio Giovannone. Il vertice fa seguito all’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla marineria dopo che una barca era rimasta bloccata nella canaletta a causa dei fondali troppo bassi. «Un episodio», ha specificato Sospiri, «sul quale abbiamo subito alzato la guardia e l’attenzione con una verifica immediata circa gli interventi immediatamente realizzabili per scongiurare incidenti, ma anche sulle opere già in programma per garantire a Pescara un porto canale sicuro, moderno, pulito, transitabile e realmente fruibile. Le risposte sono arrivate subito dal tavolo istituzionale e sono concrete: partiremo intorno al 12 maggio nella darsena commerciale con un escavo di 30mila metri cubi di fanghi che ci consentirà di liberare la banchina di levante portando i fondali dell’area a meno 4 metri. Fatte le opere, che termineranno intorno al 25 maggio, sposteremo la maggior parte delle imbarcazioni sulla banchina sud, mentre i motopescherecci più grandi da quel momento in poi andranno a ormeggiare sulla banchina di levante. Quindi procederemo con le altre opere: il dragaggio della canaletta per mettere in sicurezza la navigazione di tutte le imbarcazioni».
L’ordinanza per lo spostamento degli ormeggi dovrà essere emanata dalla Direzione marittima a fine lavori. Ma su questo punto la marineria, con Massimo Camplone, precisa: «Questo è un dragaggio piccolo, ma per il momento siamo soddisfatti perché ci consente di tirare il fiato visto che i fondali del porto erano arrivati a 2 metri di profondità e non potevamo più lavorare in sicurezza». «Visto che siamo in emergenza», prosegue Camplone, «abbiamo accettato di spostare le imbarcazioni fuori dal porto, nella darsena dove un tempo ormeggiava la Snav. Ma lo faremo solo in caso di condizioni meteo favorevoli: con il mare grosso non possiamo rimanere fuori, rischieremo danni irreparabili». (y.g.)