Fuga verso le seconde case Blindati i borghi e la costa 

Scatta l’allerta. La Regione: «Obbligatorio comunicare gli ingressi fino a martedì 14» A Rocca di Mezzo multati cinque giovani per una grigliata nei pressi di un rifugio

PESCARA. Stavano preparando una bella grigliata nei pressi del rifugio Piè la Costa a Rocca di Mezzo quando sono stati sorpresi dai carabinieri. Per questo cinque ragazzi sono stati sanzionati per aver violato il decreto sul rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. L’ultimo caso dimostra che l’attenzione delle forze dell’ordine è alta e lo sarà maggiormente in prossimità delle imminenti festività di Pasqua. C’è il rischio, infatti, del possibile arrivo di proprietari di seconde case che, aggirando i divieti sugli spostamenti, potrebbero raggiungere le loro abitazioni nelle località montane e costiere della nostra regione. Ecco perché i carabinieri del comando provinciale dell’Aquila, anche con l’ausilio dell’elicottero, controlleranno le principali arterie stradali, nonché quelle vie che permettono l’accesso in zone di montagna solitamente utilizzate per le gite fuori porta. Anche i sindaci delle località turistiche si stanno muovendo per intensificare i controlli nel week-end.
OBBLIGO COMUNICAZIONE. Da ieri e fino a martedì 14, tutti gli individui che fanno ingresso in Abruzzo devono comunicarlo alla Regione in modalità telematica (www.regione.abruzzo.it). Lo prevede un’apposita ordinanza firmata in serata dal presidente Marco Marsilio. Tutti coloro che rientrano in Abruzzo hanno l’obbligo di comunicarlo al proprio medico che a sua volta provvederà a fare una segnalazione agli operatori del servizio di sanità pubblica. Per i non residenti in Abruzzo la comunicazione va resa direttamente agli operatori di sanità ai numeri: 800595459; 118 Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila; 800860146 Lanciano-Vasto-Chieti; 118 o 3336162872 Asl Pescara; 800090147 Asl Teramo.
I BORGHI MONTANI. A Ovindoli il sindaco Simone Angelosante ha lanciato un appello sui social ai proprietari di seconde case. «Non venite nel nostro paese a Pasqua. I decreti vietano gli spostamenti e il raggiungimento delle seconde case. Predisporremo posti di controllo da parte della polizia municipale e delle altre forze dell’ordine. Non esiteremo a far rispettare le norme. Ovindoli è una piccola comunità, quindi la presenza di estranei non passerebbe inosservata». Massima allerta anche a Sante Marie, piccolo borgo aquilano molto ambito a livello turistico, dove il sindaco Lorenzo Berardinetti ha già rispedito a casa una coppia di romani che nei giorni scorsi era arrivata in paese. «Avevano la seconda casa qui e, appena ricevuta la segnalazione, li abbiamo rimandati indietro», racconta il sindaco. «Questa è gente incosciente che pensa di venire qui a farsi quattro-cinque giorni di vacanza. La nostra non è un’isola felice. Chiederò un presidio fisso all’uscita dell’autostrada, al casello di Tagliacozzo». A Scanno il sindaco Giovanni Mastrogiovanni spera «nel buonsenso dei cittadini perché con le poche risorse che abbiamo non è facile avere il pieno controllo su tutto il territorio».
SULLA COSTA. A Giulianova il Comune ha assunto quattro vigili urbani in più rispetto alla normale dotazione di venti per controllare le strade nei giorni di festa. «Controlleremo tutti gli accessi in città», spiega il sindaco Jwan Costantini, «ci saranno posti di blocco sul lungomare e ho fatto richiesta ai vigili del fuoco di Teramo per l’utilizzo di un drone soprattutto per Pasquetta perché temiamo che ci possa essere un afflusso di persone considerando che qui in molti hanno la seconda casa. Ci saranno anche quattro pattuglie della capitaneria di porto ad effettuare controlli e per questo ringrazio il comandante Claudio Bernetti». Anche a Roseto pugno duro contro i furbetti delle seconde case. A Pasqua e Pasquetta ci saranno due pattuglie fisse della polizia municipale che si alterneranno tra l’uscita autostradale e gli ingressi nord e sud della città. «Oggi scriverò al questore e al prefetto per chiedere più carabinieri e poliziotti», spiega il sindaco Sabatino Di Girolamo, «perché temiamo che le festività possano indurre a sciogliere le righe. Non vogliamo disperdere i sacrifici fatti. A Roseto siamo stati tra i primi a chiudere le scuole dopo che c’è stato il primo caso di positività. È stata una scelta saggia perché a livello di contagi qui siamo su numeri bassissimi. Continuiamo, pertanto, a restare a casa».
CHE COSA SI RISCHIA. In Abruzzo sono state oltre 3.400 le sanzioni, fino a domenica scorsa, per quanti non hanno rispettato le norme stabilite nell’ultimo decreto. L’inosservanza delle disposizioni contemplano una sanzione amministrativa tra 400 e 3mila euro (aumentata fino a un terzo se commessa con un veicolo; raddoppiata in caso di recidiva). Però, chi la salda entro 60 giorni dalla notifica paga solo il minimo di 400 euro, ulteriormente scontato del 30% (dunque 280 euro) se paga entro cinque giorni.
QUANDO MUOVERSI. Gli spostamenti anche fuori dal proprio comune di residenza o domicilio sono contemplati solo per esigenze lavorative, per motivi di salute (sottoporsi a terapie e cure mediche), per situazioni di necessità (acquisti di generi di prima necessità, farmaci, giornali) e per motivi di assoluta urgenza (se i servizi non sono disponibili nel proprio comune).
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