Gran finale con Meloni: il giorno della candidatura 

Gli oltre duemila delegati in attesa dell’annuncio: la premier parlerà alle 11.45

PESCARA. È il giorno di Giorgia Meloni: alle ore 11.45 la premier sarà sul palco del villaggio di Fratelli d’Italia e, con il mare alle spalle, farà l’annuncio che tutti i suoi militanti aspettano: Meloni è pronta a candidarsi alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Nelle tensostrutture montate sulla spiaggia libera della Nave di Cascella, i 2.200 delegati arrivati anche da Trento e da Catania non vedono l’ora di trovarsi di fronte il presidente del Consiglio dei ministri e tifare da stadio: sono tutti precettati, anche se nessuno di loro vorrebbe assentarsi proprio oggi.
L’ANNUNCIO L’intervento di Meloni è il momento più atteso della convention “L’Italia cambia l’Europa”. Una tre giorni con 15 ministri, vice ministri, sottosegretari e manager delle società partecipate pubbliche. Cinque tensostrutture su oltre 2.750 metri quadrati, un villaggio finito al centro di due esposti con i permessi al setaccio: area principale (60 metri per 30), area dibattiti (20 per 15), area stampa (15 per 25), area vip (15 per 15) e una struttura vetrata per accrediti stampa (15 per 15) e poi 12 bagni chimici, gruppi elettrogeni su 36 metri quadrati, due «magazzini tipo container» da 4 metri per 4 e tre maxi totem.
500MILA EURO? Con la cittadella della politica, il primo partito d’Italia mette in mostra un’organizzazione monstre: magliette celebrative, blocchi per gli appunti e “il calendario dei patrioti” fino all’aria condizionata e alle sale con la regia televisiva: niente è lasciato al caso e quanto sia costato tutto questo nessuno lo dice, ma, secondo indiscrezioni, l’importo base sarebbe almeno di 500mila euro. Una cornice costruita per lanciare la sfida di Meloni, proprio da Pescara, città che le porta bene. E oggi ad aprire la strada al premier ci saranno gli altri big della politica di centrodestra: alle 9.30 tre deputati FdI per dare la sveglia alla platea della sala “Milano 1848” – chiamata così in ricordo delle cinque giornate di rivolta contro gli austriaci –, Francesco Filini, Fabio Roscani e Giovanni Donzelli; poi il presidente del Senato Ignazio La Russa sarà intervistato dalla giornalista Bianca Berlinguer; a seguire gli interventi degli alleati, Lorenzo Cesa dell’Udc e Maurizio Lupi di Noi Moderati e i due vice premier, Antonio Tajani, ministro degli Esteri di Forza Italia, e Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture della Lega che ieri ha annunciato che non verrà di persona a Pescara ma parteciperà in videoconferenza. Dopo Salvini, toccherà a Giorgia Meloni: i manifesti spuntati anche a Pescara con scritto “Con Giorgia l’Italia cambia l’Europa” sembrano più di un indizio su quello che il premier dirà.
PAROLA AI MINISTRI Della candidatura di Meloni parla il ministro del Turismo Daniela Santanché: «Mi auguro che ci sia perché Giorgia Meloni è sicuramente un valore aggiunto per Fratelli d’Italia. Mi auguro che il presidente accetti le nostre richieste, venute da tutta Italia, per la sua candidatura. Vediamo domani (oggi, ndr)». «Sono convinto», dice il ministro della Salute Orazio Schillaci, «che con il prossimo voto di giugno conteremo ancora di più per cambiare in meglio l’Europa». «Il nostro partito porterà con orgoglio, come già fatto in passato, il nome di Meloni nel simbolo. “Con Giorgia” perché, sia che si candidi sia che non si candidi, Fratelli d’Italia punta su Giorgia Meloni per l’Europa», sono le parole del ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida.
IN PRINCIPIO UN GAZEBO In attesa dell’annuncio anche la pattuglia degli abruzzesi di FdI che, ormai da tre giorni, si muovono da protagonisti nel villaggio tra baci, abbracci e strette di mano: se Meloni si candiderà lo dirà da Pescara e i vertici locali di FdI non stanno più nella pelle. Roberto Carota, coordinatore cittadino in pectore – si è sospeso perché sarà candidato alle comunali –, mostra una foto di un gazebo blu scattata nel 2019, proprio nella stessa zona a ridosso della Nave di Cascella. Adesso, quel gazebo si è moltiplicato con un villaggio che vale tre stabilimenti balneari messi insieme: «Ne abbiamo fatta di strada da quando a crederci eravamo pochi», dice Carota. In quella foto di cinque anni fa c’era anche Stefano Cardelli, coordinatore provinciale, e anche lui dice: «Siamo cresciuti».