I periti di Rigopiano: "Evento eccezionale ma prevedibile, il terremoto non c'entra"

E il governatore D'Alfonso ricorda: cascati 20 milioni di tonnellate di neve, abbiamo operato nel rispetto della programmazione

PESCARA. "Il bacino al termine del quale era ubicato l'Hotel Rigopiano dimostra di avere tutte le caratteristiche per poter essere catalogato quale un sito valanghivo soggetto a fenomeni di magnitudo anche elevata". È quanto affermano i periti nella relazione della Procura di Pescara, secondo i quali le scosse di terremoto registrate il 18 gennaio non furono la causa della valanga che travolse l'hotel Rigopiano, innescata invece dall'enorme quantità di neve caduta. "Si può concludere, con una ragionevole certezza, che le scosse sismiche non hanno giocato un ruolo causale diretto per il distacco della valanga, la quale viceversa è stata innescata per carico gravitativo", scrivono. Per cui "l'evento del 18 gennaio - aggiungono - può essere considerato relativamente eccezionale per la sua entità e magnitudo ma certamente e oggettivamente prevedibile sulla base di analisi, anche routinarie, in materia di geologia, geomorfologia, nivologia, climatologia e ingegneria della montagna".

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Il presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso ricorda che in quei giorni caddero "20 milioni di tonnellate di neve". E ribadendo la straordinarietà degli eventi, invita a  "rideterminare la conoscenza di quello che è accaduto il 18 di gennaio per esempio con particolare riferimento alle 16,26 ad opera di un grande lavoratore come Claudio Ruffini (all'epoca segretario particolare del governatore, ndr) che si è dedicato quel giorno per intero per cercare di aumentare il numero dei mezzi, chiedendo attraverso anche il mio patrimonio relazionale e lavorativo ad autostrade e Anas di ogni regione per fare in modo che aumentasse il patrimonio". Rispondendo a una domanda su quale intenzione avesse con la telefonata del 20 gennaio 2017 con il responsabile del settore viabilità della Provincia di Pescara Paolo D'Incecco e nella quale dice "c'è da gestire situazione documentale", D'Alfonso risponde: "Quella telefonata fa riferimento a un solo contesto che è quello della richiesta di stato di emergenza per la quale si è riunito il comitato regionale della protezione civile alle ore 15,30 del 18 di gennaio presso la sala della Provincia".