L’appello ai prefetti di Chieti e Pescara 

I sindacati: «Fermate la Dayco e i suoi 600 dipendenti»

CHIETI. Fermare la produzione alla Dayco Europe, che conta circa 600 dipendenti diretti, produce cinghie di trasmissione per auto ed è presente con due stabilimenti in Abruzzo, a Chieti e Manoppello....

CHIETI. Fermare la produzione alla Dayco Europe, che conta circa 600 dipendenti diretti, produce cinghie di trasmissione per auto ed è presente con due stabilimenti in Abruzzo, a Chieti e Manoppello.
A chiederlo, ai Prefetti di Pescara e Chieti, sono Carlo Petaccia, della Filctem- Cgil, Stefano Di Crescenzo, della Femca- Cisl e Debora Del Fiacco (nella foto a destra), Uiltec- Uil. «Chiediamo di decretare l’immediato fermo della produzione, ricordando che la Dayco genera, in questo periodo, una movimentazione quotidiana di circa 400 persone mettendo a rischio contagio lavoratori e cittadini», affermano i sindacalisti, che hanno inviato una lettera ai due Prefetti, chiamati «ad esprimersi in tempi celeri, in modo da risolvere una situazione che rischia di creare strascichi da evitare, in un periodo di forte difficoltà come quello che l’intero Paese sta attraversando». Una richiesta simile era già stata inoltrata il 23 marzo scorso «in quanto la produzione della cinghia di trasmissione» concludono Cgil, Cisl e Uil, «non è un prodotto essenziale per l'Italia». (m.p.)