Il lungomare diventerà il centro ciclopedonale 

Sindaco e assessori incontrano i tecnici del Piano regolatore per i primi correttivi: meno traffico su corso Umberto e riqualificazione delle porte d’ingresso alla città

MONTESILVANO. Un lungomare che diventa il centro ciclopedonale della città, meno traffico su corso Umberto, riqualificazione delle due porte di ingresso di Montesilvano con una circonvallazione che potrebbe uscire a raso su via Verrotti, eliminando le rampe di Santa Filomena. E ancora: un piano di ristrutturazione degli edifici esistenti e una conversione della destinazione d’uso delle aree depresse. Sono solo alcuni dei correttivi che potrebbero cambiare, nei prossimi anni, l’aspetto della città dopo l’approvazione di un nuovo piano regolatore generale, al quale sta lavorando il professore Lucio Zazzara e col suo staff tecnico, su incarico dell’amministrazione comunale.
Aspetti che sono emersi nel corso di una riunione col sindaco Ottavio De Martinis, l’assessore all’Urbanistica Anthony Aliano e i dirigenti comunali Gianfranco Niccolò e Marco Scorrano. «L’incontro», spiega il sindaco, «è stato determinante per predisporre le basi utili alla realizzazione della variante al piano regolatore. Abbiamo stilato un cronoprogramma di esigenze, determinando che nei prossimi giorni, insieme al presidente della commissione Urbanistica Lino Ruggero, incontreremo tutte le categorie interessate (quartieri, commercianti, albergatori, balneatori, professionisti, imprenditori edili e associazione piccoli proprietari) per concertare lo strumento urbanistico da offrire al consiglio comunale».
Entrando nel dettaglio, De Martinis evidenzia come grande attenzione sarà rivolta al lungomare e al centro. «Il nuovo Prg sarà condizionato dall’esigenza di prevedere una viabilità che sgravi il centro urbano (corso Umberto: tratto che va dalla stazione a viale Europa) dalla presenza di veicoli che transitano con il mero fine del passaggio», prosegue, «per quanto riguarda il lungomare, abbiamo convenuto l’esigenza di dislocare la viabilità affinché il tratto rivierasco possa in futuro diventare il vero corso naturale della città».
Spazio poi a un piano di ristrutturazione degli edifici e di conversione della destinazione d’uso delle aree depresse, «come via Vestina affinché possano essere meglio urbanizzate, soprattutto a livello commerciale, incrementando la qualità del passeggio. Abbiamo concertato anche di offrire al consiglio comunale uno strumento che contempli focus urbanistici destinati ai punti nevralgici della città».
Tra questi: la porta a nord della città estesa a tutto il parco fluviale, la zona in cui avrebbero dovuto sorgere le scuole di legno di via Di Pietro, e Santa Filomena, «per la quale», rileva De Martinis, «apriremo un tavolo di concertazione con le autorità competenti, proponendo l’abbattimento a raso dell’uscita della circonvallazione».
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