Il mare grosso spinge a riva 200 chili di marijuana e hascisc 

Sorpresa tra i bagnanti. Gli “spiaggiamenti” a Scerne di Pineto, Silvi, Montesilvano e Francavilla Per gli investigatori potrebbe essere un carico perso in mare dai trafficanti partiti dall’Albania

MONTESILVANO. Il mare non porta alghe o detriti. Il mare, da Scerne di Pineto a Francavilla, passando per Silvi e Montesilvano, ieri ha portato droga, tanta. Duecento chili, tra hascisc e marijuana che nell’incredulità dei bagnanti sono approdati sulle spiagge della costa spinti dal mare in tempesta.
A Francavilla il primo ritrovamento c’è stato in tarda mattinata sulla spiaggia all’altezza della rotonda Michetti. Sono stati alcuni carabinieri a individuare un enorme pacco rivestito di plastica sulla battigia. Si sono avvicinati, e sospettando quello che di fatto era, hanno chiamato i colleghi della stazione di Francavilla agli ordini del comandante Antonio Solimini. Sul posto, in pochi minuti, sono arrivati con le forze dell’ordine anche i militari della Guardia costiera, la delegazione di spiaggia di Francavilla, diretta da Walter Nardacci, e gli assistenti ai bagnanti della Società italiana Cani salvamento che nei fine settimana pattuglia la costa. L’odore proveniente da quel pacco non lasciava dubbi: stupefacente.
Poco dopo, il secondo ritrovamento, verso la Sirena. Un altro blocco di stupefacenti molto pesante, si parla di più di 50 chilogrammi per pacco. Tutto materiale sequestrato dai carabinieri, con i carabinieri rimasti a presidiare la zona con la Capitaneria nell’eventualità che il mare portasse altri imballaggi. In allerta anche i bagnini di tutta la costa.
Stessa cosa a Montesilvano dove il mare, nel tratto di spiaggia libera tra bagni Bruno e Luna Rossa ha portato tre buste termosaldate raccolte in un unico imballaggio contenente venti chili di marijuana e tre di hascisc sequestrati poi dai carabinieri della compagnia di Montesilvano diretti dal luogotenente Giovanni Rolando. In particolare, il ritrovamento di Montesilvano c’era stato nel corso della notte, alle 4,40. Ora in cui una guardia giurata della Daga security durante il pattugliamento dell’arenile a bordo di un quaid ha notato il grosso involucro nero incellophanato. Una volta inciso, l’operatore si è reso conto del contenuto e ha allertato i carabinieri. .
Stesse scene nel Teramano. Anche qui le forti correnti marine di ieri hanno “spiaggiato” due grossi pacchi contenenti marijuana. In mattinata il primo ritrovamento è avvenuto in corrispondenza del lido Venere, a Silvi. I bagnanti hanno visto a riva un grosso pacco confezionato con parecchi strati di plastica e cellophane. La “balla”, una volta aperta, conteneva altri piccoli pacchi per un totale di 40 chili di marijuana. Identico ritrovamento nel pomeriggio, intorno alle 16,30 sulla spiaggia di Scerne di Pineto, in corrispondenza del lido Sunset. Anche in questo caso un grosso pacco con 40 chili di marijuana. In entrambi i casi sono intervenuti i carabinieri, e lo stupefacente è stato posto sotto sequestro. Il capitano della compagnia di carabinieri di Giulianova, che è competente sulla costa sud, Domenico Calore, ha disposto dei pattugliamenti straordinari sulle spiagge alla ricerca di altre “balle”. L’ipotesi degli investigatori è che il mare grosso nella scorsa notte abbia fatto perdere il carico a uno dei potenti gommoni che attraversano l'Adriatico carichi di droga, provenienti spesso dall’Albania. Un caso simile è avvenuto ai primi di luglio sulle spiagge di Porto Recanati, anche se in quel caso si “spiaggiò” proprio il gommone. L’altra pista parte da un’altra tecnica di smercio dei trafficanti di droga che lasciano le balle di droga in mare aperto, assicurate a una boa dove, poi, altre imbarcazioni andranno a prelevarle. Ma in questo caso il mare in burrasca avrebbe reciso gli ancoraggi, liberando gli imballaggi. (pa.to.-a.f.-s.d.l.)
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