Il neo Consiglio provinciale visita la discarica dei veleni

Bussi, stamattina il sopralluogo dei politici appena eletti nel sito inquinato Il presidente Di Marco: «Per troppo tempo l’ente ha girato lo sguardo altrove»

BUSSI. L'intero neo consiglio provinciale, guidato dal presidente Antonio Di Marco, ha programmato una visita conoscitiva sul sito delle discariche di Bussi, questa mattina, dalle 9,30. Di Marco vuole attuare da subito il suo programma affrontando, per quanto sarà nelle competenze dell'ente, una delle più gravi emergenze del territorio ancora in piedi da quando è esplosa nel 2007.

«Per troppo tempo la Provincia ha girato lo sguardo di fronte a quella catastrofe naturale che ha rappresentato Bussi per il nostro territorio», afferma il presidente, «credo, invece, che un ente come Palazzo dei Marmi abbia il dovere di conoscere a fondo la situazione, l'area interessata dalla contaminazione, l'entità del danno e lo stato dei lavori di bonifica».

La visita si estenderà, in primo luogo, alla discarica Tremonti, quella considerata fra le più grandi d'Europa che ha contaminato il fiume Pescara e le falde acquifere profonde della Val Pescara con sostanze estremamente pericolose per la salute umana. Qui sono stati realizzati lavori di bonifica dal commissario Adriano Goio, come il cupping sull'intera estensione di circa 4 ettari per impedire la filtrazione in basso delle acque superficiali e la palancolata per disinnescare il contatto dell'area con il corso del fiume Pescara. Opere, però, contestate dai movimenti ambientalisti che non le ritengono sufficienti ed adeguate al fine per cui sono state progettate e per le quali si sono spesi milioni di euro.

Il giro proseguirà sul sito di interesse nazionale (Sin) dove sono allocate le fabbriche chimiche dismesse della Medavox e quella in attività della Solvay e dove sono in corso progetti di reindustrializzazione gestite dal Comune di Bussi, dallo stesso commissario Goio e dalla Solvay. L'interesse va anche esteso alle aree periferiche del Sin 2A e 2B con diverso e più basso grado di contaminazione sulle quali sono in corso tavoli per decidere le modalità di bonifica. Alla visita parteciperanno anche l'Arta e l'ufficio del commissario e, probabilmente anche il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta e i suoi amministratori. Per Lagatta sarebbe stato più opportuno che ci fosse stato un incontro formale in Comune per poter apprendere anche con carte alla mano a che punto si trova l'iter per la reindustrializzazione e la bonifica. «Un iter», precisa Lagatta, «che oggi attende un prossimo, imminente vertice al ministero dell'Ambiente per l'approvazione del piano di caratterizzazione delle aree esterne, atto che ci consentirà in primo luogo di ridurre il vincolo del Sin sulle zone più lontane a ridosso del centro abitato e poi di avviare la bonifica della 2A e 2B secondo le proposte progettuali presentate dal commissario Goio e Solvay».

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