Il primario di Chirurgia maxillo-facciale: «L’anno scorso sette casi in 15 giorni»

PESCARA. «L’anno scorso in 15 giorni abbiamo avuto 6-7 casi di ragazzi presi a pugni e finiti nel nostro reparto, c’era una banda di picchiatori che poi è stata arrestata. Ma dopo l’episodio di questa notte e quello di dieci giorni fa sembra che il fenomeno sia ripreso». La considerazione è del primario del reparto di Chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale civile Giuliano Ascani (nella foto) che con il vice Paolo Mancini si occupa, tra l’altro, di “riparare” le conseguenze dei pugni che volano con la moda del Knock-out game, aggressioni senza motivo o comunque durante risse nelle sere della movida. L’ultimo caso (vedi articolo a sinistra) è arrivato in reparto proprio ieri e allo specialista che l’ha operato per circa due ore è apparso comunque meno grave rispetto a quello del 38enne steso con un pugno sulla strada parco una decina di giorni fa. «In quel caso l’intervento è durato quasi sei ore, il paziente aveva l’emivolto plurifratturato, orbita, zigomo, naso, mascellare superiore: si è trattato di riposizionare e ricostruire quello che mancava. Quest’ultimo caso risulta meno grave ma comunque siamo dovuti intervenire d’urgenza. Le conseguenze di un pugno», osserva il medico, «possono essere molto gravi, dalla perdita dell’occlusione, alla masticazione difficoltosa, fino alla compromissione della vista, con doppia visione che si può avere a distanza di tempo, oltre ai deficit estetici». (s.d.l.)