In aula l’agente dei cantanti: «L’imprenditore Cipolla   gestisce i big in esclusiva» 

Il testimone Barbaro ricostruisce i meccanismi dell’organizzazione dei concerti «Nel nostro settore non esistono atti scritti, ci scambiamo mail di conferma»

PESCARA. Nel processo “Grandi eventi”, quello sugli affidamenti diretti dei concerti e non solo al Comune di Pescara, ormai giunto alle battute conclusive, nell’udienza di ieri è stato sentito un unico teste: un agente nazionale, Francesco Barbaro, nella cui scuderia ci sono importanti artisti quali Luca Barbarossa, Irene Grandi, Daniele Silvestri (citati anche fra i concerti finiti nel mirino della procura) e tanti altri. Teste della difesa dell’imputato Andrea Cipolla (uno dei due imprenditori dello spettacolo sotto processo insieme a Cristian Summa), Barbaro ha ribadito i meccanismi alla base delle esclusive degli artisti, che rappresenta, in sostanza, il fulcro del processo che vede coinvolti anche l’ex assessore al ramo, Giacomo Cuzzi, Moreno Di Pietrantonio, Simona Di Carlo, Alessandro Michetti, Gianfranco Berardinelli e Leila Colucci. «Cipolla è il nostro local promoter», ha detto Barbaro, «il rappresentante esclusivo delle nostre attività. Organizziamo concerti in tutta Italia e in Europa e per ogni regione abbiamo un promoter che opera al nostro posto. È lui che prende contatti con le pubbliche amministrazioni e che si occupa della totale organizzazione dei concerti (palco, location, gruppi elettrogeni, promozione)». Un rapporto diretto che si basa sulla reciproca fiducia, senza contratti scritti: «Ci scambiamo mail di conferma dei concerti che vengono pianificati alla fine di ogni anno». Il teste spiega nei particolari il ruolo del promoter: «Può sembrare strano, ma nel nostro mondo funziona così, non è necessario avere dei contratti. Basta che il promoter rispetti l’accordo che ha con noi, per il resto può muoversi come meglio crede. Può anche cedere il concerto di quell’artista a un collega: noi ci fidiamo di lui e interloquiamo soltanto con lui. Ripeto, è un rapporto fiduciario e noi abbiamo un rapporto esclusivo con Cipolla che spero vada avanti ancora per molti anni». E alla domanda del pm Luca Sciarretta, il teste risponde in maniera netta: «Non organizziamo mai noi direttamente un evento o un concerto, altrimenti diventerebbe assolutamente improduttivo».
Una testimonianza utile, così come quella degli agenti nazionali che hanno preceduto Barbaro, fondamentale per tentare di smontare l’accusa di turbativa d’asta e il conseguente reato di corruzione che pesa su alcuni degli imputati.
La prossima udienza del 6 maggio servirà a chiudere definitivamente l’istruttoria, poi, già dal 13 maggio, si aprirà la discussione: la parola passerà alla pubblica accusa per la requisitoria, poi la parte civile Comune di Pescara, e parleranno anche i difensori della Colucci e di Berardinelli. Si proseguirà con le altre difese il 10 giugno, per arrivare all’udienza del 1° luglio quando, salvo ritardi nella conclusione delle arringhe, potrebbe anche essere letta la sentenza.