In regalo all’ospedale macchinari per mezzo milione

Penne, la Fondazione Santa Rita dona due endoscopi di ultima generazione per l’unità di gastroenterologia

PENNE. L'unità di gastroenterologia clinica dell’ospedale San Massimo di Penne è stata dotata di nuove modernissime apparecchiature per gli esami diagnostici del valore di oltre 500mila euro. Si tratta di un ecoendoscopio radiale nasogastrico e di un ecoendoscopio lineare che andranno a potenziare le attrezzature all'avanguardia già presenti che hanno fatto del reparto pennese un'eccellenza nell'ambito della sanità provinciale.

La dotazione di questi macchinari di altissimo livello, si deve alla Fondazione Santa Rita onlus, presieduta dal professor Umberto Nocelli, che si occupa della ricerca e della prevenzione oncologica delle malattie rare ed emergenti che colpiscono l'apparato gastroenterico. Lo stesso organismo che ha sede a Pescara, il cui direttore amministrativo è attualmente l'ex sindaco di Penne Donato Di Marcoberardino, in sinergia con la Asl pescarese, sta investendo molto sul presidio ospedaliero vestino ed in particolare sul reparto di gastroenterologia clinica coordinato dal dottor Alessandro Della Sciucca. L'unità operativa si appresta a diventare un polo di richiamo anche per i pazienti di fuori regione come ha più volte ribadito il direttore generale della Asl Claudio D'Amario.

Già nei mesi scorsi la Fondazione, aveva donato all'ospedale un ecografo di ultima generazione del valore di circa 50mila euro. La Fondazione Santa Rita si occupa anche di mettere a disposizione dei diversi ospedali con i quali ha attivato delle convenzioni dei professionisti che operano su tutto il territorio nazionale, in qualità di consulenti per l'utilizzo di queste sofisticate apparecchiature. A Penne il dottor della Sciucca e la dottoressa Mariangela Spezzaferro, suo braccio destro, in questi giorni sono assistiti da un tecnico specialista dell'ospedale Bellaria di Bologna che li affiancherà in questa fase iniziale in cui tutte le nuove attrezzature entreranno a pieno regime. Secondo i vertici aziendali della Asl e la Santa Rita i segni tangibili di questo fecondo rapporto di collaborazione si possono riscontrare nell'elevato numero di pazienti che visitano il reparto, in media tra i 25 ai 30 al giorno.

«La donazione dei macchinari», spiega il direttore della Fondazione, Di Marcoberadino, «il cui valore totale supera i 550 mila euro, è la dimostrazione dell'impegno e delle energie, in particolare economiche, che la Santa Rita sta destinando all'ospedale San Massimo di Penne, insieme al quale in futuro si intende puntare sempre più sulla prevenzione delle patologie più gravi e invalidanti. Pronto già un altro progetto che coinvolgerà il reparto di otorinolaringoiatria».

Al potenziamento dell'unità di gastroenterologia clinica fa da contraltare però la sofferenza dell'organico di chirurgia dove, tra novembre e dicembre, non si opereranno più le urgenze che saranno quindi dirottate a Pescara. In poche parole per un'appendicite, si andrà all'ospedale del capoluogo, a Penne invece verranno eseguiti solo interventi programmati. Sempre a dicembre, secondo fonti interne all'ospedale pennese, la Rianimazione smetterà di essere autonoma e rimarrà in funzione solo a servizio della fase post-operatoria.

Claudia Ficcaglia

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