L’Abruzzo perde un deputato: la prossima volta ne avrà solo 8 

Per 1.856 residenti in meno la Regione impoverisce ulteriormente la rappresentanza politica a Roma In dieci anni ha praticamente dimezzato i propri parlamentari, nel 2027 ne dovrà cederà uno al Lazio  

PESCARA. Non più tredici ma dodici dalla prossima legislatura.
La Camera dei deputati ha rifatto i calcoli togliendo un altro seggio all’Abruzzo. Che nel 2027 potrà eleggere a Roma otto deputati e quattro senatori, assottigliando ancora di più la propria rappresentanza politica in parlamento. Una rappresentanza che, nel giro di meno di dieci anni, risulterà praticamente dimezzata. E tutto ciò è accaduto per appena 1.856 residenti in meno. Il seggio perso peraltro finirà al Lazio che da 36 deputati da eleggere salirà a 38, al contrario dell’Abruzzo che, nella scena italiana della politica, avrà lo stesso peso del Friuli Venezia Giulia.
Dopo aver fatto il pieno nel 2018, quando in Abruzzo i politici eletti sono stati 21 (14 deputati e 7 senatori), con il Movimento 5 Stelle che aveva conquistato una rappresentanza molto alta, la regione ha subìto il taglio massiccio di parlamentari in seguito alla riforma costituzionale che ha diminuito di un terzo gli eletti a livello nazionale, portando il numero complessivo dei deputati da 600 a 400. Un taglio che, in Abruzzo, si è tradotto nell’elezione di 13 politici (nove deputati e quattro senatori) il 25 settembre scorso: otto in meno rispetto alle elezioni precedenti. Questa volta, per la cronaca, è stato il partito della premier Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, a staccare nella nostra regione più biglietti per Roma (sei su tredici).
Ma di recente la Camera dei deputati ha riconteggiato la ripartizione dei seggi, come deve fare con scadenza decennale, basandosi sui dati Istat del numero dei residenti che in Abruzzo sono diminuiti da 1.307.309 (in base al censimento del 2011) a 1.275.950 (censimento 2021).
Stiamo evidentemente pagando uno dei tanti effetti dello spopolamento regionale, che colpisce le aree interne e riguarda prevalentemente i più giovani che fuggono al Nord per studiare oppure trovare il lavoro.
Lo spopolamento in Abruzzo si è attestato sul macro dato di 31.359 residenti in meno. Ed è dovuta proprio a questa differenza l’ulteriore e in negativo la perdita di un seggio alla Camera dei deputati che si concretizzerà nel 2027. Il seggio perso sarà infatti uno di quelli che scatta sulla base dei cosiddetti resti, cioè quei voti che non raggiungono il quoziente intero. In totale sono 15 i seggi disponibili in tutta Italia e attribuiti con un ricalcolo che la Camera ripete periodicamente. Nell’ultima ridistribuzione, l’Abruzzo ha perso una posizione ed è retrocesso al 16° posto, con un resto di 71.254 residenti. Sopra di noi c’è il Veneto che ha raggiunto quota 73.110. Praticamente, come si diceva, per 1.856 cittadini in meno dovremo rinunciare a un deputato, impoverendo ancora di più la presenza abruzzese nei palazzi in cui politica decide e conta veramente.
La classifica dei 15 seggi da assegnare con i resti vede in cima la Lombardia che, tra quattro anni, potrà eleggere complessivamente 67 deputati, tre in più rispetto al 2022. Segue il Lazio che passerà da 36 a 38 e ci soffia una poltrona. I seggi ridistribuiti sono quindi cinque. E l’Abruzzo è in compagnia della Calabria, la Sardegna e la Campania, che ne perderà 2.
©RIPRODUZIONE RISERVATA