L’impegno dei candidati sindaci: «Così porteremo i ragazzi al voto» 

L’uscente Masci invita a leggere e informarsi, il civico Pettinari promette nuovi spazi di aggregazione Costantini scommette sulle potenzialità dell’università, mentre Fusilli punta tutto su lavoro e diritti  

PESCARA
Il rapporto spesso complicato tra giovani e politica e la necessità per il futuro sindaco di avvicinare i ragazzi alle istituzioni. Da un lato l’uscente Carlo Masci cita la Costituzione perché «votare è un dovere civico» e invita a «leggere, informarsi e ascoltare i confronti tra candidati», dall’altro il renziano Gianluca Fusilli si pone come “sindaco dei giovani pescaresi”. Il civico Domenico Pettinari promette di istituire una consulta dei giovani all’interno del Comune, mentre Carlo Costantini scommette sull’università.
CARLO MASCI «Mi auguro che gli elettori di tutte le età vadano alle urne, perché l'astensionismo è una sconfitta per la politica, a prescindere dallo schieramento», dice il sindaco Masci, candidato per il mandato bis con il centrodestra. Passa poi in rassegna quanto già realizzato: «Come Comune abbiamo attivato una serie di iniziative per coinvolgerli direttamente, mantenerli attivi, farli impegnare in prima persona: penso all'Informagiovani aperto in via Alpi, alle borse lavoro e ai percorsi di formazione e orientamento, come il recente progetto Giovani fuoriclasse, al Servizio civile universale, ai progetti Golena e Fluvia per riscoprire e valorizzare il fiume, al progetto Talent garden che coinvolgerà 300 giovani in via Tavo, alle iniziative per immaginare la città del domani proprio con i giovani, come il Forum Fra. E poi ricordo una miriade di iniziative sportive, tutte finalizzate e coinvolgerli e trasmettere loro valori importantissimi». Infine Masci rivolge un appello ai ragazzi: «Li invito a leggere, informarsi, ascoltare i confronti tra i candidati, per farsi un'idea e poi decidere per chi votare. La mia porta è sempre aperta, per chi volesse conoscermi di persona. Io sono pronto a proseguire il lavoro che ho intrapreso con la mia maggioranza, anche nei prossimi anni, per una città dinamica e a misura di giovani, una Pescara città Erasmus e dell'accoglienza che avrà due nuovi studentati, uno in corso Vittorio Emanuele, all'ex Ferrhotel, e uno di fronte all’università, in via di realizzazione».
DOMENICO PETTINARI Ha già pronto un piano per superare il divario tra giovani e politica il candidato civico Domenico Pettinari, che ricorda la costituzione del suo Movimento giovanile con promotori di tutte le età, dal più piccolo di 16 anni al resto della squadra tra i 20 e i 30 anni. «Ci riuniamo sistematicamente e recepiamo le istanze del mondo giovanile anche attraverso sondaggi somministrati nelle zone della movida», spiega Pettinari, «abbiamo chiesto ai ragazzi che oggi non si sentono rappresentati dai partiti che cosa dovrà fare per loro il futuro sindaco. Le risposte sono state già analizzate e inserite nel nostro programma. Ci chiedono innanzitutto ascolto e condivisione, ma anche cose concrete come centri di aggregazione dove esprimere la loro vena artistica e il loro talento. E noi li apriremo, soprattutto nelle zone periferiche dove saranno recuperati gli spazi vuoti e abbandonati». Tra i punti del programma di Pettinari c’è quello di «portare i giovani dentro al Comune». «Istituiremo una consulta e metteremo a disposizione una stanza nel municipio», rimarca, «a cadenza mensile la consulta dovrà fare una relazione e rimetterla al sindaco, che a sua volta dovrà portarla in giunta per recepire le istanze. Abbiamo poi previsto incentivi e sgravi per gli under 35 finalizzati all’apertura di attività, la valorizzazione e promozione delle biblioteche comunali, l’istituzione di un albo comunale dei giovani artisti a cui assegnare gli spazi e dei talent scout da inviare nelle scuole per selezionare i talenti». Infine un impegno: «Ci sarà massima attenzione e ascolto, i giovani saranno protagonisti delle scelte della prossima amministrazione perché puntare su di loro significa guardare al futuro».
GIANLUCA FUSILLI Prende come riferimento il “patto per il lavoro” realizzato dalla giunta comunale di Giuseppe Sala a Milano il renziano Fusilli, rilanciando l’idea di «rendere Pescara tra le maggiori città europee per occupazione, qualità del lavoro, sviluppo economico, attrattività e crescita dei talenti, ma anche tutela dei diritti». «Ho posto come priorità la candidatura di Pescara al premio “Città italiana dei giovani” al fine di promuovere progetti a misura di giovani sul modello degli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite», rimarca. «La mia priorità è avviare iniziative affinché si possa fornire alle giovani comunità fiducia e possibilità di incidere sulle linee di sviluppo della città. Bisogna offrire ai nostri giovani gli adeguati mezzi, opportunità, strumenti e percorsi affinché possano vivere in modo pieno e positivo la transizione alla vita adulta. Se mi sono candidato, è perché ci tengo a poter essere “il sindaco dei giovani pescaresi” è una mia priorità che i nostri giovani possano realizzarsi pienamente a partire dal lavoro».
CARLO COSTANTINI «Il bilancio del Comune destina zero euro alle politiche giovanili. Quando sarò sindaco, non solo ripristinerò la delega alle Politiche giovanili, ma introdurrò anche una funzione specifica: un meccanismo di misurazione dell’impatto sulle nuove generazioni di tutte le decisioni che prenderemo». Parola di Carlo Costantini, che aggiunge: «Troppo spesso dimentichiamo che molte scelte hanno un impatto irreversibile sulle future generazioni, che non vengono ascoltate». Per il candidato del centrosinistra, il rapporto con i giovani può essere recuperato «creando una vera città universitaria» con «un grande campus per lanciare la sfida ai 20mila studenti» e «raddoppiando il numero dei fuorisede» da cui dipende «non solo il futuro della nostra straordinaria università, ma anche quello del tessuto economico di un pezzo di città». Da qui il progetto “Nonno adotta uno studente”. «Prevederemo contributi economici per alleggerire il più possibile la permanenza universitaria degli studenti. Insomma, lanceremo la sfida di “Pescara città universitaria”. La nostra città ha tutte le caratteristiche per sviluppare questa vocazione: riempiremo la città di giovani e faremo in modo che anche l’attività politico amministrativa sia contaminata dalla presenza di chi esprime la visione e le energie delle nuove generazioni».