Il reparto completato del nuovo ospedale covid a Pescara

PESCARA

L’ospedale covid da 11 milioni è pronto, ecco le nuove stanze / VIDEO

Consegnati 32 posti su 181 previsti, la Regione presenta il primo lotto. Partenza fissata al 25 maggio. Critiche di M5s: "Un'altra inaugurazione spot"

PESCARA. Le stanze sono pronte.  Ci sono  i primi letti, gli arredi. Il nuovo ospedale solo Covid di Pescara, in via Rigopiano, prende forma. Ecco le foto del quarto livello della palazzina ex Ivap, il primo che entrerà in funzione. La Omnia Servitia, l’impresa che si è aggiudicata l’appalto, ha consegnato i primi 32 posti letto di degenza alla Asl di Pescara che ha effettuato i lavori di sanificazione dei locali e portato le attrezzature.


Il presidente della Regione Marco Marsilio ha inaugurato il primo lotto. Con lui il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il sindaco Carlo Masci, l'assessore Nicoletta Verì. Per l’apertura dell’ospedale Covid - che ospiterà complessivamente 181 posti letto - è ormai solo una questione di giorni: si potrebbe partire già il 25 maggio.

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Viaggio nel nuovo ospedale covid tra stanze finite e lavori in corso
L'inaugurazione a Pescara, il governatore Marsilio nella nuova struttura (video della Regione)

ECCO I PRIMI LETTI. Stanze colorate, le foto della Costa dei trabocchi sulle pareti, pavimenti gialli lungo i corridoi e il disegno di un albero su alcune porte. Ecco come si presenta la stecca lunga del quarto livello. I lavori sono terminati. I bagni e gli impianti di climatizzazione e riscaldamento sono stati già testati e sono funzionanti.
Ora questa scatola vuota va solo riempita. La Asl ha portato  apparecchiature, letti, comodini, scrivanie, barelle e tutto quello che occorre per rendere funzionale il reparto. I primi 32 posti letto sono stati consegnati rispettando il cronoprogramma.
Lunedì la Omnia Servitia dell’imprenditore lancianese Antonio Colasante consegnerà anche gli spazi per il quinto livello da adibire a spogliatoi e bagni del personale e a studi medici e, in più, la stecca corta del settimo livello che è quella della terapia intensiva. Si tratta di 11 posti letto operativi più altri 4 predisposti per l’emergenza. I tempi sono stati rispettati e anche anticipati. Sono terminati, infatti, anche i lavori per completare il quarto livello con altri 18 posti letto che saranno consegnati sempre lunedì.

I TEMPI E L’UTILITÀ. Dopo il 18 maggio, una volta completato il quarto livello, non essendoci più interferenza tra i posti di degenza e il cantiere, ogni giorno sarà quello buono per rendere operativo l’ospedale solo Covid e trasferirvi i primi pazienti. Il 25 maggio può essere il giorno giusto, come indicato dal professore Giustino Parruti, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive a Pescara.
«I dati ci dicono che stiamo andando molto bene», spiega Parruti, che è anche il componente della task force della Regione: «Con ogni probabilità, con l’apertura del Covid hospital il 25 maggio, l’ospedale Santo Spirito di Pescara (adiacente ma separata dalla palazzina rossa ex Ivap) può tornare quasi completamente libero in termini di spazi e tempi per assistenza sanitaria di diverso profilo».
Ed è propria questa l’utilità dell’ospedale Covid: evitare la promiscuità tra pazienti Covid e no Covid - che è stata tra le cause del rapido diffondersi del contagio - e alleggerire il peso delle strutture sanitarie che potranno così riprendere la loro attività ordinaria.
Concetti che Parruti ha ribadito nel corso di una recente videoconferenza organizzata da Confindustria Chieti-Pescara per illustrare tutte le indicazioni utili per riprendere in sicurezza l’attività aziendale.
I LAVORI. Per rispettare i tempi, la Omnia Servitia ha raddoppiato il numero di operai, passando dai 50 iniziali a 100. In alcuni giorni sul cantiere si sono registrate fino a 107 presenze, comprese le sette persone fisse dell’ufficio tecnico. Gli operai lavorano sette giorni su sette in tre turnazione. La domenica si fermano alle 15 per consentire la sanificazione di tutti gli ambienti interni.
L’ospedale avrà 181 posti letto (di cui 40 di terapia intensiva). I lavori sono iniziati il 21 aprile, quattro giorni dopo la consegna ufficiale del cantiere, e riguardano l'adeguamento di quattro livelli dell'edificio (dal quarto al settimo) per una superficie totale di 3.904 metri quadrati. Ora restano da completare tutto il sesto livello (18+32 posti letto) e 2/3 del settimo, quello di terapia intensiva (36+4). Se non ci saranno intoppi, l’ospedale sarà completato il 18 luglio, entro i 90 giorni previsti dalla consegna ufficiale del cantiere.
I lavori sono supervisionati da Gianluca Di Loreto, direttore operativo della Omnia Servitia e coordinatore dello staff tecnico del progetto, e da Maurizio Vicaretti e Marco Pasqualini, entrambi ex presidenti dell’Ordine degli ingegneri di Pescara, nominati, rispettivamente, direttore dei lavori e responsabile della sicurezza dall’Aric, l’Agenzia regionale per l’informatica e la telematica che ha gestito la gara d’appalto da 5 milioni 63mila euro, vinta dalla ditta lancianese con un ribasso del 29%.
I COSTI. Sono stati stanziati 11.124 milioni di euro per realizzare il nuovo ospedale. Di questi, 6.636.800 servono per le opere, i lavori e l’impiantistica; 4.488.000 per gli arredi e le attrezzature medicali.
Sette milioni arrivano dalla Protezione civile nazionale su autorizzazione del commissario straordinario Domenico Arcuri. Altri 3 milioni, invece, arrivano dalla Banca d’Italia.
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CRITICHE DI PETTINARI (M5S): "Non abbiamo bisogno di quelle che potrebbero diventare cattedrali nel deserto, non abbiamo bisogno di strutture impacchettate a fretta per giustificare un taglio di nastro, ma quella che oggi è stata inaugurata sembra proprio esserlo. Una tendenza forse comune al centro destra, basta pensare all’inaugurazione spot organizzata da Fontana per l’Ospedale Covid in Lombardia”: lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari a margine dell’inaugurazione della struttura Covid ricavata dai locali ex Ivap dell’ospedale di Pescara: “Più che un’inaugurazione sembra una festa per l’avvio dei lavori quello che abbiamo visto oggi a Pescara. Ma oltre che fuori tempo massimo questa struttura, a mio parere, risulterà inutile fin quando non sarà attuata una massiccia assunzione di personale dedicato tra medici, infermieri e operatori socio sanitari. Personale indispensabile per rendere un edificio, in cui a quanto si può osservare dai video diffusi dalla stessa Regione Abruzzo è stata fatta una restaurazione parziale, con i posti letto a blocchi di sei sistemati in aperture nei corridoi, un vero e proprio ospedale operativo in caso di un nuovo picco di contagi Covid".