La villa regalata al Comune è abitata

Assessore e vigili scoprono vestiti e viveri nelle stanze adibite ad uffici dell'ente

PESCARA. Indumenti accanto ai letti. Scrivanie piene di documenti. Frigorifero e dispense con alimenti acquistati da poco tempo. La villa del Comune di via del Santuario, donata nel 2004 dalla famiglia Di Fulvio, è sicuramente abitata. Da chi? Non si sa. Ieri mattina, l'assessore Eugenio Seccia, accompagnato dal funzionario responsabile dell'ufficio patrimonio Aldo Di Prinzio e da una squadra di vigili urbani, ha fatto un blitz all'interno dell'edificio per verificare le condizioni dell'immobile. Il sopralluogo è scattato a seguito della segnalazione di un dipendente comunale che la sera prima aveva visto fuggire un uomo in mutande dalla villa. Durante il blitz è saltata fuori la realtà.

FRIGO PIENI DI CIBO La villa è nelle stesse condizioni di un appartamento abitato. Nelle stanze senza un filo di polvere, fatte attrezzare dall'allora sindaco Luciano D'Alfonso con computer e fax, sono stati trovati indumenti sparsi. Nelle dispense e nel frigo della cucina sono stati scoperti viveri non scaduti. Nella sala riunioni sono riemersi documenti dell'ex giunta. Nel sottotetto, all'ultimo piano, i letti sono stati trovati disfatti.

BOLLETTA DA 904 EURO
L'ulteriore prova che la villa è abitata da qualcuno è arrivata dai consumi dell'acqua. L'amministrazione comunale ha scoperto solo ieri di aver pagato per i consumi, riferiti al 2008, 234 euro e per quelli dell'anno scorso, ben 904 euro. In pratica, quanto spende un condominio di medie dimensioni.

DONO AL COMUNE
L'immobile, invece, doveva essere vuoto. L'attuale amministrazione comunale non lo ha mai utilizzato. La storia della villa parte nel 2004. Viene donata al Comune in quell'anno dalla famiglia di Di Fulvio, il ragazzo morto suicida nelle Marche. Viene aperta un'inchiesta dalla magistratura e la villa sottoposta a sequestro. La custodia viene affidata all'allora sindaco pro tempore D'Alfonso, in attesa della conclusione del procedimento giudiziario. Dopodiché, potrà avvenire il passaggio di proprietà. I genitori esprimono la volontà di destinare l'edificio per fini sociali. Vorrebbero veder sorgere un asilo per bambini meno abbienti, ma l'immobile viene utilizzato dall'ente per altri scopi.

SUCCURSALE DELL'ENTE
La precedente amministrazione comunale, dopo aver preso possesso della villa, la trasforma in una sorta di succursale degli uffici dell'ente. Vengono autorizzati ad occupare l'edificio la Pro loco, l'Osservatorio sull'economia e sul lavoro del Comune, l'Istituto abruzzese per la storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea e la giunta, per lo svolgimento di alcune sedute tematiche. Ma, in realtà, le occasioni per utilizzare l'edificio sono davvero poche. Nel 2007, l'allora assessore al traffico Armando Mancini organizza un incontro per la presentazione ufficiale del Piano traffico.

PARTONO LE INDAGINI
Ora Seccia vuole vederci chiaro in questa vicenda e ha annunciato l'avvio di un'inchiesta. «Fino a pochi giorni fa pensavamo che quella struttura fosse vuota», ha rivelato, «ora abbiamo scoperto che non è così. Valuteremo anche la possibilità di revocare le eventuali assegnazioni dei locali».

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