Ma undici comuni restano rossi 

Restrizioni massime in 4 cittadine teramane (con Giulianova in testa) e 7 paesi aquilani

PESCARA. Da oggi l'Abruzzo torna in zona gialla ma con 11 comuni che restano nella fascia rossa. Dunque se in grande parte della regione si potranno riaprire bar e ristoranti anche la sera, seppur con il coprifuoco alle ore 22 e con tavoli solo all'aperto, e saranno permessa spettacoli in teatri e sale da concerto nonché cinema, non così per Torricella Sicura, Castellalto, Martinsicuro e Giulianova per la provincia di Teramo (comuni che erano già rossi la settimana precedente) e San Pio delle Camere, San Vincenzo Valle Roveto, Barisciano, Sante Marie, Morino, a cui si aggiungono Capitignano e Oricola, per la provincia dell’Aquila. Nei comuni in zona gialla ci si potrà spostare liberamente all'interno del territorio regionale senza pass vaccinale, senza autocertificazione e green pass. Per lo spostamento verso regioni arancioni o rosse servirà invece o il pass vaccinale, o una certificazione di guarigione dal virus, altrimenti in alternativa un tampone molecolare effettuato al massimo nelle 48 ore precedenti. Per ristoranti, bar e locali, è prevista l'apertura al pubblico sia a pranzo che a cena esclusivamente all'aperto e rispettando i protocolli anti contagio. Il coprifuoco resta alle 22. Tornano gli sport all'aperto anche di contatto. Dal 15 maggio poi potranno riaprire piscine all’aperto e stabilimenti balneari. Nei comuni in zona rossa è invece vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, nonché all'interno dei territori stessi, salvo che per i spostamenti motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno ma fra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone oltre ai minori di 14 anni. Per i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, gli spostamenti sono consentiti per una distanza non superiore a trenta chilometri con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per i negozi che vendono generi alimentari e di prima necessità. È vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie) e nelle loro vicinanze. Per i bar è consentita la sola vendita da asporto dalle 5 fino alle 18, mentre per i ristoranti l’orario sempre per l’asporto è fissato alle 22. (p.g.)