il giudice contesta al 34enne maltrattamenti e lesioni 

Marito violento va in carcere «Mi ha presa al collo e colpito»

PESCARA. Dovrà restare in carcere il nigeriano B.A., 34 anni, finito in manette per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie (di 38 anni), fatti che si sono verificati a Montesilvano il 21...

PESCARA. Dovrà restare in carcere il nigeriano B.A., 34 anni, finito in manette per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie (di 38 anni), fatti che si sono verificati a Montesilvano il 21 aprile scorso. Al termine dell'interrogatorio di garanzia (assistito dall'avvocatessa Valentina Di Blasio), il gip Mariacarla Sacco ha infatti disposto il suo mantenimento in carcere.
Le violenze sarebbero state registrate quasi nell'immediatezza dei fatti dai carabinieri di Montesilvano, chiamati dalla stessa donna. Atti di violenza su una donna peraltro in stato di gravidanza e davanti agli occhi dei tre figli della coppia, con età compresa dai 2 ai 6 anni. La custodia in carcere era stata chiesta dal pm Fabiana Rapino anche sulla scorta delle indicazioni dei militari che avevano evidenziato come quelle violenze si sarebbero ripetute nel tempo: insomma non sarebbe stata la prima volta che il nigeriano alzava le mani sulla moglie. Una reazione, quella dell'arrestato, peraltro abnorme e per futili motivi: perché non voleva che la moglie stendesse i panni in una stanza.
A raccontare il tutto ai carabinieri è stata la stessa vittima che aveva in viso segni visibili riconducibili a un'aggressione appena subita. Una lite iniziata la mattina e andata avanti per tutta la giornata, fino a quando l'uomo non è passato dalle minacce e dagli insulti ai fatti: «Mi ha graffiato sulle braccia», ha raccontato la vittima, «poi mi ha presa per il collo con una mano in modo da bloccarmi la testa e poi mi ha colpito con un pugno all'occhio. Appena sono riuscita a liberarmi ho chiamato il 112. Lui se ne è accorto e mi ha preso il telefono cercando di impedirmi di chiamare i soccorsi, ma io avevo già comunicato l'indirizzo».
All'arrivo dei militari l'uomo è stato trovato completamente nudo con i pantaloni abbassati fino alle caviglie. La donna, prima di essere portata in ospedale, è riuscita a dialogare con i carabinieri e raccontare la vita insopportabile che andava avanti da quando il marito aveva perso il lavoro e quindi stava sempre in casa: «Alza la voce per tutto e per ogni cosa mi offende. Ho molta paura e non voglio più stare a casa con lui».
La procura ha contestato al nigeriano i reati di maltrattamenti familiari e lesioni personali con l'aggravante di aver commesso il fatto in occasione degli stessi maltrattamenti.