Masci: 5 anni in Comune, ecco cosa abbiamo fatto 

Pronta la relazione di fine mandato del sindaco tra bilanci e progetti: è lunga 237 pagine Risanati i conti (anche grazie alle multe): «E adesso aspettiamo la quarta Bandiera Blu»

PESCARA. Il sindaco Carlo Masci di Forza Italia riscrive i suoi 5 anni passati al vertice del Comune di Pescara in 237 pagine. È grande come un libro la relazione di fine mandato di Masci. Tra il bilancio del primo mandato e i progetti per la Pescara del futuro, a partire dal parco nell’area di risulta, in mezzo c’è una certezza suffragata dai numeri: «La situazione finanziaria dell’ente è andata costantemente migliorando nel corso degli anni», recita il documento. Ma, con il Comune sottoposto al piano di predissesto dal 2015, sarebbe stato quasi impossibile accumulare ancora più debiti rispetto ai 33 milioni di euro di quasi 10 anni fa.
MENO RESIDENTI Il libro del sindaco, in corsa per il secondo mandato alle elezioni dell’8 e 9 giugno, si apre però con un segno meno: durante i 5 anni di Masci, Pescara ha perso più di 500 residenti e scende così sotto la soglia dei 120mila abitanti. Non accadeva dal 2017 quando gli abitanti erano 119.217. All’insediamento di Masci, cinque anni fa, i pescaresi erano 120.006 mentre, alla fine del 2023, sono diventati 119.444.
CONTI IN SALUTE L’obiettivo più importante conseguito dal centrodestra è il risanamento dei conti, avviato dall’amministrazione Alessandrini nel 2015 a fronte di un buco ereditato dal passato: «Appare evidente il miglioramento dell’attività di riscossione dei residui attivi da parte del Comune», dice la relazione, «a tal proposito vi è da ricordare che tra i principali motivi del ricorso al predissesto vi è stata proprio la scarsa capacità di riscossione dell’ente». Le casse del Comune non sono più vuote: «Un altro dato indicativo dello stato di salute finanziario dell’ente è il fondo di cassa». Nel 2019, anno dell'elezione di Masci, e anche nel 2020, il fondo di cassa è stato negativo mentre, dal 2021 in poi, è tornato positivo. E tra un anno il Comune uscirà dalla procedura di riequilibrio finanziario: meno vincoli e più libertà di azione per la politica (ma considerati i debiti accumulati in passato non è affatto scontato che sia un bene). Dal 2025 in poi ci sarà la possibilità di riaccendere mutui per i lavori, tornare a fare assunzioni e abbassare le tariffe dei servizi pubblici che oggi sono al massimo di legge.
MARE PULITo e bandiera blu Dopo gli anni dei divieti di balneazione, il vanto di Masci è la Bandiera Blu che potrebbe arrivare anche per il 2024: «La città di Pescara a maggio 2021-2022-2023 ha ottenuto l’ambito vessillo quale riconoscimento a un lavoro di squadra di tutte le categorie e istituzioni che operano in questo meraviglioso territorio ed espressione di una politica di gestione eco-orientata. Oggi Pescara è candidata all’ottenimento della Bandiera Blu 2024!».
CITTà con 87 parchi Il verde è un altro cavallo di battaglia del sindaco uscente, nonostante le lacrime versate durante l’incendio del 1° agosto 2021 che ha distrutto la pineta Dannunziana. I parchi, adesso, sono 87 rispetto ai 61 del 2019.
PARCO SULL’AREA DI RISULTA E sulla relazione il sindaco annuncia i prossimi progetti, a partire dall’area di risulta: «L’amministrazione comunale, stante l’infruttuosità della gara esperita, ha manifestato la volontà di porre in essere misure e azioni “graduali” che consentano di riqualificare il così detto “parco centrale” a lotti funzionali, per cui ha inteso avviare un iter tecnico-amministrativo, ovvero progettuale, idoneo ed in grado di impegnare tutte le risorse finanziarie oggi immediatamente disponibili e rinvenienti pari a 15.900.000 euro». Nell’area di risulta, accanto al parco, Masci vuole realizzare anche la sede della Regione Abruzzo, un palazzo contestato che scuote la campagna elettorale. Masci va avanti anche per il parco nord con gli espropri in partenza: «Si segnala la vasta area in località Pescara Nord-zona Le Naiadi, per la quale è stata prevista la realizzazione del parco Nord da destinare a contenitore verde a vocazione prettamente naturalistica, per la libera fruizione e godimento della collettività».
NUOVI SFRATTI Il sindaco che ha abbattuto il Ferro di cavallo, simbolo del malaffare di Rancitelli, cita anche le case popolari: «I preavvisi di decadenza ai morosi sono stati inoltrati nel 2020, nel 2022 e nel 2023, e per un totale di più di 300 lettere raccomandate a/r. Per coloro che hanno risposto negativamente ai preavvisi di decadenza, l’ufficio ha in un primo momento fatto esaminare le pratiche alla commissione Erp, e successivamente provveduto alla decadenza e intimazione a rilascio degli immobili. Sono susseguiti anche tutti gli atti per il recupero degli alloggi».
tesoretto MULTE Masci parla anche degli autovelox, installati in via Di Sotto e a Colle Renazzo e poi rimossi a causa delle proteste dei residenti, e dei semafori con le telecamere che hanno garantito un tesoretto al Comune: soltanto nei primi tre mesi del 2024 sono state comminate multe per quasi 4 milioni di euro. Masci non fa riferimento agli incassi e dice: «Lo strumento delle telecamere di rilevamento del traffico veicolare sugli impianti semaforici è risultato essere il miglior deterrente volto a disincentivare condotte di guida imprudenti».
PIANO PER IL TURISMO «L’immagine forte di Pescara è naturalmente il mare, ma l’immagine complessiva di Pescara sul mercato delle vacanze non può essere legata solo alla stagione estiva», dice il sindaco in merito al turismo, «abbiamo lavorato a più riprese e con impegno per sintetizzare al meglio una vocazione naturale e costruire così una rete attrattiva che si stende sul territorio con una serie di poli (riviera nord e sud, il quadrilatero di Pescara vecchia, piazza Muzii e piazza Salotto) e con una ricca offerta che passa dai locali alla moda alle iniziative culturali di respiro nazionale e internazionale, alle manifestazioni in centro e decentrate fino ai grandi eventi di massa che richiamano sistematicamente decine di migliaia di persone da tutta Italia».