Meno 10mila casi a maggio La discesa in tutte le città
Roseto è la più in picchiata. Fa eccezione Guardiagrele: il Covid cresce ancora
Quasi diecimila contagi in meno in un mese: è questo il numero che conferma definitivamente come l’Abruzzo sia uscito dal picco di diffusione della variante Omicron 2, complice anche il primo caldo. A maggio, infatti, finora in regione si sono contati 24.330 nuovi positivi. Nei primi diciannove giorni del mese di aprile, invece, erano stati 33.919. Quindi 9.589 casi in meno, pari a un calo del 28%. I contagi sono però ancora tanti. E l’Abruzzo è sempre in testa tra le regioni italiane per incidenza settimanale, con i suoi 568 casi ogni centomila abitanti.
Uno dei segnali più importanti in questa fase, però, è la discesa significativa dei contagi in tutte le fasce di età della popolazione, compresa quella degli anziani, l’unica che ancora non aveva mostrato una chiara e importante inversione di tendenza della curva.
La discesa coinvolge inoltre ogni angolo della regione: sono infatti in calo i dati sui contagi di tutte le principali città abruzzesi, compresi i quattro capoluoghi di provincia. Il record è però di Roseto. C’è solo un’eccezione tra i primi trenta comuni, quella di Guardiagrele, che vede ancora oggi diffondersi il virus con forza e numeri in crescita.
IL CALO
TRA LE FASCE D’ETà
Il calo dei contagi questa volta è importante per tutte le fasce di età. Anche quella degli over 60, che fino a pochi giorni fa mostravano ancora una stabilità della curva. Ora invece la discesa è chiara: meno 22%, dagli 8.688 casi dei primi diciannove giorni di aprile ai 6.752 di maggio. Questa resta comunque la fetta della popolazione che scende meno delle altre, oltre a essere quella più a rischio di complicanze del Covid e per questo autorizzata a ricevere anche la quarta dose del vaccino (tra 60 e 79 anni solo se con altre patologie croniche).
Il calo record è infatti ancora della fascia in età lavorativa, quella che va da 20 a 59 anni, che anche quella che conta più contagi di tutti: ad aprile 18.193 positivi, a maggio 12.393, cioè meno 32%.
Stesso calo del 32% anche per la fascia da zero a 5 anni, proprio quella non ancora vaccinata: dai 1.781 contagi di aprile ai 1.205 di maggio.
Scende, anche se meno, la fascia della popolazione in età scolare, quindi da 6 a 19 anni: da 5.297 contagi a 3.980, con un calo che è pari al 25%.
LE CITTà:
CHI SCENDE DI PIù
Tutte le più grandi e popolose città abruzzesi questa volta fanno registrare un calo nei contagi, chi più, chi meno. Il record assoluto nella discesa è ancora una volta quello di Roseto degli Abruzzi, che è passata dai 661 contagi dei primi diciannove giorni di aprile ai 286 di maggio, con un calo significativo del 57%. Seguono Atessa – da 349 a 184, quindi meno 47% – e San Salvo, passata da 592 casi a 320, con una discesa del 46%.
LA DISCESA
NEI CAPOLUOGHI
Subito dopo San Salvo, il calo più importante è quello di un capoluogo di provincia: Teramo, che nei primi diciannove giorni di aprile aveva fatto registrare 1.786 contagi, mentre finora a maggio ne ha avuti 1.259, con un calo del 43%.
Tra gli altri capoluoghi, Pescara, che è anche la città con più positivi di tutti in Abruzzo a maggio, ha visto un calo dei casi del 34%: dai 2.978 di aprile ai 1.975 di maggio. L’Aquila scende invece del 23%: da 1.631 positivi a 1.259 in un mese. Calo meno marcato a Chieti, che però è riuscita finalmente a invertire la tendenza: da 1.307 casi a 1.147, cioè meno 12%.
LE CITTà:
chi scende meno
Ci sono grandi Comuni, invece, che mostrano una diffusione ancora sostanzialmente stabile del virus. Fanno infatti registrare un calo appena accennato dei contagi tra i primi diciannove giorni di aprile e quelli di maggio: per loro non si può quindi ancora parlare di vera inversione di tendenza. Sono tre le città che scendono meno, tutte e tre del 2%: sono Ortona (da 538 casi ad aprile a 527 a maggio), Alba Adriatica (da 242 a 236) e Sant’Egidio alla Vibrata (da 194 a 190). Si fanno notare anche Sulmona (da 517 casi a 495, con un calo del 4%) e Penne (da 323 casi a 308, pari al meno 5%), che fino a qualche giorno fa mostravano ancora numeri in crescita.
L’ECCEZIONE
DI GUARDIAGRELE
E poi c’è il caso Guardiagrele, unico dei trenta comuni più colpiti dal Covid in regione a mostrare numeri ancora oggi in crescita e quindi in controtendenza: nell’ultimo mese i contagi sono saliti notevolmente nel suo territorio, passando dai 212 nuovi positivi dei primi diciannove giorni di aprile ai 335 di maggio.
Uno dei segnali più importanti in questa fase, però, è la discesa significativa dei contagi in tutte le fasce di età della popolazione, compresa quella degli anziani, l’unica che ancora non aveva mostrato una chiara e importante inversione di tendenza della curva.
La discesa coinvolge inoltre ogni angolo della regione: sono infatti in calo i dati sui contagi di tutte le principali città abruzzesi, compresi i quattro capoluoghi di provincia. Il record è però di Roseto. C’è solo un’eccezione tra i primi trenta comuni, quella di Guardiagrele, che vede ancora oggi diffondersi il virus con forza e numeri in crescita.
IL CALO
TRA LE FASCE D’ETà
Il calo dei contagi questa volta è importante per tutte le fasce di età. Anche quella degli over 60, che fino a pochi giorni fa mostravano ancora una stabilità della curva. Ora invece la discesa è chiara: meno 22%, dagli 8.688 casi dei primi diciannove giorni di aprile ai 6.752 di maggio. Questa resta comunque la fetta della popolazione che scende meno delle altre, oltre a essere quella più a rischio di complicanze del Covid e per questo autorizzata a ricevere anche la quarta dose del vaccino (tra 60 e 79 anni solo se con altre patologie croniche).
Il calo record è infatti ancora della fascia in età lavorativa, quella che va da 20 a 59 anni, che anche quella che conta più contagi di tutti: ad aprile 18.193 positivi, a maggio 12.393, cioè meno 32%.
Stesso calo del 32% anche per la fascia da zero a 5 anni, proprio quella non ancora vaccinata: dai 1.781 contagi di aprile ai 1.205 di maggio.
Scende, anche se meno, la fascia della popolazione in età scolare, quindi da 6 a 19 anni: da 5.297 contagi a 3.980, con un calo che è pari al 25%.
LE CITTà:
CHI SCENDE DI PIù
Tutte le più grandi e popolose città abruzzesi questa volta fanno registrare un calo nei contagi, chi più, chi meno. Il record assoluto nella discesa è ancora una volta quello di Roseto degli Abruzzi, che è passata dai 661 contagi dei primi diciannove giorni di aprile ai 286 di maggio, con un calo significativo del 57%. Seguono Atessa – da 349 a 184, quindi meno 47% – e San Salvo, passata da 592 casi a 320, con una discesa del 46%.
LA DISCESA
NEI CAPOLUOGHI
Subito dopo San Salvo, il calo più importante è quello di un capoluogo di provincia: Teramo, che nei primi diciannove giorni di aprile aveva fatto registrare 1.786 contagi, mentre finora a maggio ne ha avuti 1.259, con un calo del 43%.
Tra gli altri capoluoghi, Pescara, che è anche la città con più positivi di tutti in Abruzzo a maggio, ha visto un calo dei casi del 34%: dai 2.978 di aprile ai 1.975 di maggio. L’Aquila scende invece del 23%: da 1.631 positivi a 1.259 in un mese. Calo meno marcato a Chieti, che però è riuscita finalmente a invertire la tendenza: da 1.307 casi a 1.147, cioè meno 12%.
LE CITTà:
chi scende meno
Ci sono grandi Comuni, invece, che mostrano una diffusione ancora sostanzialmente stabile del virus. Fanno infatti registrare un calo appena accennato dei contagi tra i primi diciannove giorni di aprile e quelli di maggio: per loro non si può quindi ancora parlare di vera inversione di tendenza. Sono tre le città che scendono meno, tutte e tre del 2%: sono Ortona (da 538 casi ad aprile a 527 a maggio), Alba Adriatica (da 242 a 236) e Sant’Egidio alla Vibrata (da 194 a 190). Si fanno notare anche Sulmona (da 517 casi a 495, con un calo del 4%) e Penne (da 323 casi a 308, pari al meno 5%), che fino a qualche giorno fa mostravano ancora numeri in crescita.
L’ECCEZIONE
DI GUARDIAGRELE
E poi c’è il caso Guardiagrele, unico dei trenta comuni più colpiti dal Covid in regione a mostrare numeri ancora oggi in crescita e quindi in controtendenza: nell’ultimo mese i contagi sono saliti notevolmente nel suo territorio, passando dai 212 nuovi positivi dei primi diciannove giorni di aprile ai 335 di maggio.