Muore carbonizzata nell’auto data alle fiamme

Città Sant’Angelo, nella Panda il corpo senza vita di una donna sposata di 35 anni Un passante ha provato invano a salvarla, indagano i carabinieri

SANT’ANGELO. Il corpo carbonizzato di una donna è stato trovato ieri mattina all’interno di un’auto completamente distrutta dalle fiamme. La macchina, una Fiat Panda intestata a una 35enne di Città Sant’Angelo, che con ogni probabilità è la stessa donna morta nel rogo, era parcheggiata in una piccola stradina sterrata lungo via Fonte Coppa, a poche centinaia di metri dall’ingresso dell’autostrada e dal centro commerciale Pescara Nord.

Ad allertare i soccorsi, intorno alle 13,10, è stato un passante che dopo aver notato del fumo alzarsi dall’auto quasi nascosta tra la vegetazione, insospettitosi, si è avvicinato. Il testimone, vedendo la donna all’interno, che pare fosse sdraiata e avesse già perso i sensi, ha provato a intervenire per salvarla dalla furia delle fiamme. All’apertura della portiera destra del mezzo, tuttavia, l’uomo è stato lambito a sua volta dalle fiamme e non è riuscito a portare il corpo della vittima fuori dall’abitacolo.

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto sembra che il corpo della giovane fosse posizionato sul lato del conducente e che l’incendio sia stato appiccato dall’interno, utilizzando del liquido infiammabile.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme, e il personale del 118, sopraggiunto con un’ambulanza e un elicottero, ma che purtroppo non ha potuto fare nulla per salvare la donna, il cui corpo era già carbonizzato.

A indagare sull’episodio soprattutto per risalire all’identità del corpo, da ieri mattina, sono i carabinieri della compagnia di Montesilvano, guidati dal comandante Vincenzo Falce, e della stazione di Città Sant’Angelo, diretta dal maresciallo Arturo D’Addona.

Un’indagine non semplice anche a causa delle condizioni del cadavere, completamente carbonizzato, che in prima battuta ha reso impossibile stabilire se la vittima, probabilmente morta suicida, fosse un uomo o a una donna. Nel corso del pomeriggio, tuttavia, un primo esame scientifico ha permesso al medico legale di accertare che si trattasse proprio di una persona di sesso femminile.

Fondamentale per l’avvio delle indagini l’ausilio del testimone che pare abbia annotato la targa della Panda che è risultata essere intestata proprio alle 35enne di Città Sant’Angelo. A quel punto i carabinieri hanno rintracciato i familiari della donna avendo la conferma che la giovane fosse scomparsa. Pare che la 35enne, che lascia un marito, soffrisse di crisi depressive.

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