Muore nell’auto contro il pilone

Schianto all’uscita dell’asse attrezzato, disintegrata mezza macchina

PESCARA. Non c’è stato scampo per l’automobilista che ieri ha perso il controllo dell’auto all’uscita ex Camuzzi dell’asse attrezzato. Elvio Mattioli, 51enne di Pescara, era alla guida di una Audi 80 quando si è schiantato contro uno dei piloni. Inutile l’intervento dei medici del 118 e dei vigili del fuoco, accorsi per estrarlo dalle lamiere accartocciate: l’automobilista è morto.

Erano da poco passate le 16 quando l’uomo stava entrando a Pescara percorrendo l’asse attrezzato. L’Audi, sulla quale viaggiava solo, ha imboccato l’uscita dell’ex Camuzzi e quando è arrivata alla curva è andata dritto, senza svoltare. Ha continuato la corsa strisciando contro la recinzione per una decina di metri e poi si è fermata contro un pilastro. Nel giro di pochissimi minuti sono stati chiamati i soccorsi e sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118. Il corpo dell’uomo era immobile all’interno dell’abitacolo. I sanitari hanno capito subito che non c’era nulla da fare e, infatti, Mattioli era già morto.

La parte anteriore della macchina, hanno riferito i soccorritori, era irriconoscibile, pressoché inesistente, tanto è stato violento l’urto, e sembra che sulla strada non ci fosse neppure il segno della frenata. Il compito di estrarre il cadavere dai resti dell’Audi è toccato poco dopo ai vigili del fuoco mentre la polizia stradale di Piano d’Orta si è occupata dei rilievi e ha ricostruito la dinamica, seguendo il caso insieme alla sezione infortunistica della distaccamento di Pescara. Sembrano non esserci molti dubbi su come siano andate le cose, considerato che l’Audi di Mattioli ha fatto tutto da sola. Comunque ci si chiede ancora perché l’automobilista abbia perso il controllo del mezzo e una delle ipotesi più probabili è quella di un malore improvviso.

Dopo essersi sentito poco bene il 51enne (che era nato a Senigallia) non sarebbe riuscito a frenare e ad evitare lo scontro brutale, avvenuto prima contro la recinzione e poi contro il pilone che sorregge l’asse attrezzato. L’uomo, che risulta residente in via del Circuito, a casa della madre, viveva con la moglie e la figlia nella zona dell’ospedale, ed era disoccupato. Un amico lo ricorda come una persona «davvero disponibile e solare, a cui volevano bene tutti quelli che lo conoscevano. Veramente un ragazzo d’oro. La notizia mi lascia esterrefatto».

Con la morte di Mattioli si allunga la terribile scia di sangue che da qualche tempo a questa parte si è formata sulle strade dell’area metropolitana. Negli ultimi giorni hanno perso la vita due ragazzini che viaggiavano sui rispettivi scooter, a Montesilvano e Francavilla, e avevano appena 16 e 17 anni, mentre sull’asse attrezzato è morto un mese fa un cameriere 32enne di Pianella, che è stato travolto da un’auto dopo la caduta dal suo scooter.