Negozi, comincia la ripresa «Ora un piano di rilancio» 

Le associazioni: basta restrizioni, saldi e turismo per incentivare gli acquisti Confcommercio: abbigliamento e gioiellerie penalizzati dallo stop alle cerimonie

PESCARA. Un’abitudine alle compere da passeggio che va recuperata; l’assenza di regole per le cerimonie che fa venire meno una grossa fetta di acquisti; e poi il coprifuoco che riduce i tempi per lo svago e spesso impone la scelta tra il concedersi un po’ di shopping e un aperitivo anticipato. Sono tanti i fattori che incidono sulla ripartenza del commercio. Pescara, con l’ingresso in zona gialla dallo scorso 26 aprile, soprattutto nei weekend viene invasa da fiumi di persone. Trovare posto tra i tavoli di bar e ristoranti il sabato o la domenica sembra quasi un’impresa e la prenotazione diventa essenziale. Dall’altro lato, la ripresa del commercio c’è, ma è ancora timida. L’analisi arriva dalle associazioni di categoria che guardano alle prossime settimane con ottimismo ritenendo necessarie, però, la ripartenza del settore feste e l’allentamento del coprifuoco. «Le attività del commercio del centro lavorano all’unisono», evidenzia Vincenzina De Sanctis, vicepresidente di Confcommercio Pescara. «Nel fine settimana sono moltissime le persone che arrivano in città anche dalle aree interne per fare una passeggiata, un po’ di shopping e per mangiare fuori. Nel weekend il lavoro c’è. Tuttavia il coprifuoco porta le persone a fare le cose di fretta e quindi limita i tempi e danneggia un po’ tutti i settori. Restiamo in attesa di un allentamento delle restrizioni e lo sbroglio del settore cerimonie. Sono tanti i matrimoni rimasti in sospeso che stanno subendo continui rinvii. È chiaro quindi che sia il settore abbigliamento che quello delle gioiellerie risentono di questo blocco».
«L’assenza di regole per le cerimonie limita gli acquisti nei negozi specializzati in questo comparto ancora in sofferenza», ribadisce Enzo D’Ottaviantonio, presidente di Federmoda Confcommercio. «Il resto dello shopping sta registrando un aumento, con le persone che si stanno riabituando a comprare. È facile chiudere una nazione, ma è decisamente più difficile rimetterla in moto. Confidiamo che con i saldi estivi e il turismo ci sarà un incremento nel movimento».
Parla di processo di ripartenza timido, Gianni Taucci, direttore di Confesercenti Pescara: «C’è bisogno di riabituarsi allo shopping. C’è voglia di uscire e si vede, ma il coprifuoco accorcia i tempi e la passeggiata è spesso distratta, non focalizzata sugli acquisti. In più», aggiunge Taucci, «oggi si tende a comprare di più online, per questo credo che i negozi di prossimità debbano spingere molto l’acceleratore su iniziative che possano fidelizzare e attirare clientela. L’associazione commercianti Montesilvano nel cuore ad esempio sta lavorando a una piantina digitale che con il qr code indica al turista dove trovare cosa gli serve».
Vendite in aumento per Fabrizio Vianale, direttore di Confartigianato Pescara: «Piazza Muzii con tutti i suoi locali è un polo importante di attrazione da cui tutti traggono vantaggi. La crescita però risente della mancata ripartenza del settore cerimonie». C’è poi la questione dei centri commerciali per Vianale: «È insensato che ancora oggi i centri commerciali debbano stare chiusi nel weekend. Insieme all’allentamento del coprifuoco è importante ritornare a una normalità anche per ridistribuire le persone che al momento si affollano tutte negli stessi luoghi e agli stessi orari. È fondamentale allargare».