No dei dipendenti all’entrata 30’ dopo

Niente accordo tra sindacati e dirigente del personale del Comune di Pescara Fabio Zuccarini. Oggetto del contendere la modifica dell’orario di lavoro dei 747 dipendenti comunali annunciata dall’ammin...

Niente accordo tra sindacati e dirigente del personale del Comune di Pescara Fabio Zuccarini. Oggetto del contendere la modifica dell’orario di lavoro dei 747 dipendenti comunali annunciata dall’amministrazione. L’idea di posticipare di mezzora gli orari obbligatori di entrata dalle 7,30 alle 8, e di uscita dalle 13,30 alle 14, per uniformarli a quelli di consiglieri e assessori, non piace ai lavoratori. Presenti alla riunione Leonida Mazza della Cgil, Vito Di Milia della Cisl, Emanuela Barbato della Uil e Walter Falzani della Csa. Le sigle sindacali puntano a lasciare l’orario invariato o limitare lo slittamento al massimo di 15 minuti. La questione era finita ieri mattina anche al centro della commissione Controllo e garanzia. «Da tantissimi anni nell’orario dei dipendenti c’è una flessibilità di entrata e di uscita di un’ora», spiega il consigliere Pd Piero Giampietro, presidente di commissione, «la proposta dell’amministrazione è di ridurre questa flessibilità. In tempi di smart working, telelavoro e flessibilità massima, dimezzarla rappresenterebbe un passo indietro di 30 anni. Condividiamo la posizione e sosteniamo la battaglia dei sindacati che intendono mantenere lo stato attuale o migliorarlo, ma di certo non tornare indietro». (m.pa.)