Nuovi incarichi Aca, il cda: sono a costo zero 

Dopo la denuncia, il consiglio di amministrazione attacca: le reti colabrodo? Risultato della gestione Pd

PESCARA. Dopo la denuncia del consigliere regionale Pd, Antonio Blasioli («da mesi 22 comuni sono senz’acqua e il consiglio di amministrazione di Aca pensa a nuovi incarichi»), arriva immediata la risposta del cda dell’Aca che in una nota parla di «trovata mediatica montata dal consigliere Blasioli». E puntualizza: «Gli atti di cui parla Blasioli sono misure correttive urgenti di riorganizzazione aziendale a costo zero, utilizzando personale già in forza all’azienda senza ulteriore sborso di denaro, a cui il cda è stato costretto per porre rimedio ai disservizi di Aca, e la modifica di un Piano del fabbisogno del personale approvato dai soci nel 2019».
Quanto alla forma, il cda presieduto da Giovanna Brandelli si sofferma anche sui rapporti con la politica: «Abitualmente i consiglieri regionali di opposizione e di maggioranza si confrontano con i vertici di Aca senza clamore mediatico come ad esempio l'assemblea online di sabato del M5s in materia di tariffe, crisi idrica e servizio ai cittadini alla quale hanno partecipato per Aca il presidente, ingegner Brandelli, e il consigliere Canzano. Aca», rimarca il cda, «è una bellissima realtà di utility, ma diventata storicamente un coacervo di inefficienza. Questo cda lavora incessantemente, in trasparenza, scienza e coscienza per riportare Aca nel binario delle regole tecniche di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), perseguendo efficacia, efficienza, equità ed etica nella gestione, e non si sottrae ad alcun tipo di confronto: solo nel 2020 Aca ha fatto 40mila interventi e le reti colabrodo di oggi sono il risultato di tanta gestione Pd».