Ospedale, Chirurgia verso la chiusura

Popoli: domani un altro medico va via dal reparto, a rischio anche il Pronto soccorso. Opposizione e Cgil sul piede di guerra

POPOLI. Scatta il codice rosso per il reparto di Chirurgia dell'ospedale di Popoli: a partire da domani primo agosto anche il secondo chirurgo, il professor Luca Navarra, lascerà la struttura, avendo optato per il trasferimento all’ospedale dell'Aquila, circostanza che comporterà la sospensione delle attività della sala operatoria. Con il suo trasferimento resteranno in servizio solo tre chirurghi e un endoscopista: Roberto Lattanzio, Giampaolo Caterino, Vincenzo Vittorini e Annie Zanca.

Il primo commento è dei consiglieri di opposizione della lista Prima Popoli, Mario Lattanzio e Vanessa Combattelli che evidenziano come «il previsto e preannunciato smantellamento dell’ospedale determinato dal decreto Lorenzin, applicato alla lettera dal governatore D'Alfonso, sarà effettivo e anche prima del tempo. Una vergogna che non consentiremo: se entro poche ore il manager della Asl Armando Mancini non disporrà la sostituzione dei due chirurghi che, recentemente, si sono trasferiti con altre due figure di pari livello, ricorreremo alla procura della Repubblica per depositare un esposto a salvaguardia della salute e della tutela della popolazione. Invitiamo il sindaco Concezio Galli, che ha già espresso il suo dissenso, e i sindacati ad unirsi a noi, perché la presenza di altri due chirurghi è indispensabile per garantire la turnazione nelle attività operatorie, stando alle normative europee».

Dal reparto chirurgico, in poco più di un anno, sono migrati tre medici, Osvaldo Ciccarelli per pensionamento, Luigi Liberatore e Antonio Mongelli trasferiti a Pescara. «Siamo all'atto finale», proseguono Lattanzio e Combattelli, «esattamente come avevamo previsto e preannunciato quando il governatore D'Alfonso e l'assessore Paolucci hanno messo la propria firma su quell'atto che chiamano “Piano di riordino della rete ospedaliera”, ma che si legge “Piano per la distruzione dell’ospedale di Popoli”. La chiusura della Chirurgia porterà anche quella definitiva del Pronto soccorso, che già ad oggi non garantisce più le emergenze».

Netta condanna, definita «ennesimo sopruso antidemocratico» arriva anche dalla Rsu Cgil dell'ospedale con il responsabile Enzo Sabatini che si dichiara d'accordo con i consiglieri Lattanzio e Combattelli e con le espresse posizioni del sindaco. Insomma tutta Popoli dice no ai Decreti 55 e 79 che sanciscono la fine della struttura come ospedale, trasformando di fatto tutte le unità operative semplici a servizi, «nonostante», ricorda Sabatini, «il voto contrario in consiglio regionale». Lattanzio e Combattelli hanno avviato anche una campagna di sensibilizzazione popolare.

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