Esperto di fonti alternative 

Paolo: «Il mio impegno per le politiche sul clima»

L'AQUILA . La tutela dell'ambiente, la transizione energetica, le politiche green. Paolo Maria Della Ventura, 54 anni, originario di Campobasso ma aquilano d'adozione, di professione impiegato è...

L'AQUILA . La tutela dell'ambiente, la transizione energetica, le politiche green. Paolo Maria Della Ventura, 54 anni, originario di Campobasso ma aquilano d'adozione, di professione impiegato è candidato con la lista "Pace, terra e dignità" di Michele Santoro, in particolare con il partito Mera25 Italia.
Alle spalle ha un'esperienza ultradecennale nel post sisma, nazionale ed europea, all'interno del Pd, che ha lasciato nel 2015. «La candidatura alle Europee è nata dall'aver ripreso un ruolo attivo pubblico circa quattro anni fa, con l'impegno in particolare nella lotta al cambiamento climatico», spiega, «sono stato ambasciatore del Patto europeo per il clima della Commissione Europea fino a febbraio scorso. La mia candidatura è una corsa finalizzata alle politiche climatiche per la transizione energetica, in modo particolare quelle europee, che sono sotto attacco dalla destra europea, compresa quella italiana, da giugno dello scorso anno».
Per Della Ventura «le politiche del green grill, seppure con molti aspetti da migliorare, sono state al centro della commissione europea uscente, che adesso sta strizzando l'occhio alla destra europea. E questo non va bene».
In Europa, se eletto, Della Ventura porterebbe «un miglioramento e rafforzamento delle politiche climatiche e un'accelerazione sulle rinnovabili e sull'istallazione delle stesse, in particolare fotovoltaico ed eolico off shore, settore quest'ultimo che seguo da anni», sottolinea, «sono le alternative energetiche su cui l'Europa dovrebbe puntare per motivi di costi, visto che sia il fotovoltaico che l'eolico hanno avuto un calo incredibile dei costi e le fonti fossili saranno a breve fuori mercato comunque per questioni economiche. Ma soprattutto perché è una necessità: sappiamo che la crisi climatica è causata dal riscaldamento globale legato, a sua volta, all'attività dell'uomo per utilizzo di carbone, petrolio e gas».
«Già esistono tecnologie innovative e meno impattanti con le fonti rinnovabili», evidenzia, «non dobbiamo inventare nulla. Sono le più efficaci come abbattimento dell'emissione di anidride carbonica ed efficienti perché costano di meno rispetto alle altre, anche per rientrare negli obiettivi di decarbonizzazione dell'Italia e dell'Europa».
Altri temi sul piatto sono la volontà di rendere maggiormente democratici i processi politici dell'Ue «visto che le decisioni vengono prese dai governi nazionali. Siamo in un'economia di guerra che toglie soldi, fondi e spazio alla sanità, all'istruzione, al sociale e alla transizione ecologica».
«Dovremmo anche ricordare le ragioni per cui è nata l'Ue, venendo fuori dalla seconda guerra mondiale, mentre oggi, incredibilmente, si sente parlare ancora di armi e di eserciti europei», aggiunge Della Ventura, «il ruolo dell'Abruzzo in Europa, come polmone verde d'Italia, può risultare importante in materia di ambiente, di turismo, di transizione visto che ci sono tanti progetti allo studio e in fase di autorizzazione presso il ministero. L'obiettivo è quello di passare da un'economia fossile ad un'economia rinnovabile anche perché i posti di lavoro, essendo un'industria a termine, andranno verso una riconversione: dovremo guidare queste dinamiche politiche, economiche e di gestione del lavoro».
La candidatura con la lista di Santoro è arrivata dopo due giorni di riflessione: «Ho deciso di accettare guardando alle prossime generazioni: ho una figlia di 22 anni e mi sembra che dovremmo garantire un futuro migliore ai nostri ragazzi, agendo su queste leve che sono la tutela dell'ambiente, le nuove forme energetiche, le fonti rinnovabili. L'Abruzzo», conclude Della Ventura, «deve puntare ad una riconversione industriale anche del modello all'automotive puntando sull'elettrico in vista del termine fissato al 2035, che imporrà un cambio di passo industriale. Dovrà essere al passo, come le altre realtà». (m.p)
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