videoconferenza con helga schotten, fu rifugiata in città 

Per la giornata della Memoria Penne si collega con Tel Aviv

POPOLI. Per ricordare la data del 27 gennaio, quando furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, segnando la fine della persecuzione del popolo ebraico da parte del nazifascismo, l’ammministrazione di...

POPOLI. Per ricordare la data del 27 gennaio, quando furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, segnando la fine della persecuzione del popolo ebraico da parte del nazifascismo, l’ammministrazione di Penne, in collaborazione con l’Università della LiberEtà “Nicola Perrotti”, ha organizzato un evento per celebrare la “Giornata della memoria”. L’appuntamwnto è per oggi alle ore 10 nella sala Consiliare del Municipio.
Dopo il saluto del sindaco Gilberto Petrucci, del presidente del Consiglio comunale Pino Marautti e del presidente dell’Università della LiberEtà, Silvia Di Salvatore, ci sarà l’intervento degli studenti degli istituti scolastici cittadini che presenteranno i loro lavori sul tem.
L’evento sarà caratterizzato dalla presentazione di una pubblicazione che racconta fatti e persone che furono protagoniste dei difficili anni 1943-1944 a Penne. Si tratta del “Diario di guerra” di Duilio Fornarola. Il libro racconta la storia della famiglia di Jacob Schotten, perseguitata dalle SS, fuggita dalla Germania e rifugiatasi a Penne. Padre, madre e tre bambine: Lisa, Pnina ed Helga Schotten. Quest’ultima, sopravvissuta alla guerra, interverrà in videoconferenza da Tel Aviv, dove risiede. «Il nostro concittadino Duilio Fornarola con il suo “Diario di guerra” racconta episodi minimi, ma significativi», osserva il sindaco Gilberto Petrucci.
«I ricordi sono nitidi, eccezionali, se si considera che il narratore-protagonista allora era un bambino di soli 12 anni. Questo libro è un ulteriore contributo alla conoscenza delle vicende pennesi nell’ultimo conflitto mondiale. Oggi è più che mai necessario alimentare la memoria, avvicinando ad essa le giovani generazioni, per ricordare ciò che fu, come monito per il presente e speranza per il futuro. A nome dell’amministrazione rivolgo un sincero ringraziamento a Mario Fornarola e agli altri familiari di Duilio, e assicuro il sostegno a quanti continuano a impegnarsi in questa nobile direzione».