pescocostanzo

«Per tre giorni intrappolata con 10 clienti»

La storia di Elena Boccalone, titolare di una masseria alla periferia del paese

PESCOCOSTANZO. «È ripreso a nevicare ed è di nuovo un incubo: temo di rivivere i terribili momenti di dieci giorni fa, quando sono rimasta isolata per tre giorni insieme a dieci clienti». Elena Boccalone, proprietaria a Pescocostanzo della “Masseria Cerasella”, ha ancora ben impresse nella mente quelle terribili giornate vissute nei locali del suo bed and breakfast, rimasto spesso senza corrente, con contatti telefonici a intermittenza e circondata da muri di neve in alcuni punti alti oltre un metro di neve. «Siamo stati completamente abbandonati per tre giorni, chiusi nella masseria, senza poter uscire, spostarsi e raggiungere il centro abitato», ricorda, «bloccati da un metro di neve, ma forse anche di più. La mia famiglia ha passato giorni indescrivibili e di grande spavento, assieme a tutti gli ospiti. Abbiamo chiesto aiuto telefonicamente sia al Comune che alla Provincia, ma dalla vigilia della Befana e fino alla domenica successiva non abbiamo avuto nessun tipo di soccorso. Fortuna che i viveri non sono mancati. Un mezzo spazzaneve ha provato ad aprire la strada per ben due volte, ma fino a quando non è arrivata la fresaneve nessuno si è potuto muovere». Sei camere, arredate con un accogliente stile country, tutte fornite di servizi igienici privati, la “Masseria Cerasella” si trova alla periferia di Pescocostanzo, lungo l’ex Statale 84 Frentana. A far paura anche il termometro, sprofondato di notte a quasi 15 gradi sotto lo zero. E solo nella tarda mattinata di domenica, al terzo tentativo, gli operai della Provincia dell’Aquila sono riusciti a trarre in salvo la famiglia Boccalone e tutti i clienti. «Voglio ringraziare il sindaco Roberto Sciullo per quanto fatto in quei giorni di emergenza», aggiunge la donna, «la situazione è stata veramente drammatica e adesso, ogni volta che nevica, torna la paura».

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