Pescara, altri scarichi sospetti nel fiume: "Sversano un liquido verdastro"

Due condotte nere sono spuntate durante i lavori per realizzare il ponte nuovo. Sono state avvistate da alcuni ciclisti

PESCARA. Due tubi neri, incassati tra cemento e terreno, nuovi di zecca, uno di 60 centimetri di diametro, l'altro di 220 centimetri, dai quali fuoriesce un liquido scuro, quasi verdastro, schiumoso e maleodorante. Due tubi fino a pochi giorni fa nascosti da rovi e sterpaglie e che sono improvvisamente emersi con i lavori in corso del ponte nuovo che hanno disboscato parte dell'argine per consentire le manovre dei mezzi meccanici.

A segnalarli sono stati alcuni cittadini che si sono accorti di quelle presenze sospette transitando in bici sulla pista ciclabile del lungofiume. L’esponente dell’associazione «Pescara mi piace», ex assessore comunale Armando Foschi, ha raccolto queste segnalazioni e ha deciso di chiedere al sindaco Alessandrini se sia al corrente dell'esistenza di quei due scarichi sospetti e se abbia dato mandato agli uffici tecnici di accertare la provenienza e la legittimità di quegli scarichi, che si trovano sul territorio di Pescara.

«Il fiume inquinato non sarà solo colpa di Pescara», ha detto, «ma intanto sul tratto pescarese del fiume continuano a spuntare come funghi, ogni giorno, scarichi sospetti. Gli ultimi due li hanno segnalati appena venerdì alcuni cittadini che hanno avvistato una presenza anomala transitando sulla pista ciclabile». «Ovvero», ha aggiunto, «a ridosso del cantiere in corso per la realizzazione del ponte nuovo, sponda nord del fiume, in corrispondenza del ponte di ferro, hanno avvistato all'improvviso due condotte nere e nuove, che sversano direttamente nel fiume: la prima, più piccola, ha un diametro di circa 60 centimetri (o 600 millimetri); la seconda ha un diametro ancora più grande, circa 200-220 centimetri. Da entrambe le condotte fuoriesce un liquido scuro, verdastro, schiumoso e maleodorante, che finisce direttamente nel fiume». «Sino a pochi giorni fa», ha fatto presente Foschi, «i due tubi sembra non fossero visibili dalla strada, perché coperti dalla vegetazione e dalle sterpaglie dell'argine, oggi pulite per consentire i lavori di costruzione dello stesso ponte nuovo».

«A questo punto», ha affermato l’ex assessore, «chiediamo se il sindaco Alessandrini sia già a conoscenza di quei due scarichi, che comunque dovrebbero anche essergli stati segnalati dalla ditta che sta svolgendo i lavori di realizzazione del ponte nuovo o dai suoi stessi tecnici comunali».

Insomma, continuano ad emergere scarichi fognari sospetti nel fiume Pescara. Qualche giorno fa il comandante della Direzione marittima Enrico Moretti ha rivelato che la Capitaneria ne ha già individuati una cinquantina.(cr.pe.)

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