Pistola in faccia alla titolare di un pub 

La donna racconta sotto choc l’aggressione avvenuta sotto gli occhi della figlia piccola: «Mio padre colpito con una bottiglia»

PESCARA. Erano da poco passate le 22.45 e stava per chiudere il locale. Insieme a lei c’era la sua bambina di pochi anni. All’improvviso, è entrato un uomo, mascherina sul viso e cappellino in testa. Prima le ha chiesto una birra e poi le ha puntato una pistola in mezzo agli occhi. «Dammi tutto l’incasso altrimenti ti sparo», le ha detto, costringendola a consegnargli ciò che aveva in quel momento. Circa 70 euro per poi scappare via. Vittima della rapina, avvenuta martedì sera, è V.M., proprietaria del bistrot pub Civico 104 di viale Vespucci. Nelle sue parole ancora il terrore e soprattutto la preoccupazione per la scena violenta che si è trovata a vivere la sua bimba.
«Di solito», racconta, «il locale il martedì è chiuso, l’altra sera però anche per via della partita di calcio che da noi è possibile vedere, in via eccezionale, abbiamo deciso di tenerlo aperto. Tutto è accaduto tra le 22.45 e le 23. Gli ultimi clienti erano da poco andati via ed io mi stavo preparando a chiudere. Mio padre, fra l’altro, che è sempre con me soprattutto la sera, era andato un attimo in macchina a prendere delle cose quando è entrato un uomo. Aveva un cappellino in testa e la mascherina. Mi ha chiesto una birra e come l’ho appoggiata sul bancone, ha estratto una pistola e me l’ha puntata agli occhi, dicendomi che se non gli avessi dato i soldi, mi avrebbe ammazzato. In quel momento», prosegue la titolare del locale, «la mia preoccupazione è stata per la bambina che era lì, presente. L’ho spinta sotto al bancone e mi sono messa ad urlare. Dopo pochissimi istanti, è arrivato mio padre e lui, quell’uomo, come l’ha visto gli ha rotto addosso una bottiglia, ferendolo a una mano. Quindi, con quello che è riuscito a prendere dal fondocassa, è scappata via. Abbiamo subito chiamato le forze dell’ordine e devo dire», prosegue V.M., «che sono arrivate immediatamente. Dopo pochissimi minuti, se non secondi, si sono precipitate due pattuglie della polizia e i carabinieri, che ringrazio. Sono stati bravissimi».
Attraverso le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona, si sta ora cercando di identificare l’uomo. «So soltanto», dice la titolare del pub, «che parlava perfettamente l’italiano. Sono convinta che ha atteso che io rimanessi sola per agire. La mia bambina si è molto spaventata e io sto ancora tremando. La scorsa notte non siamo riusciti a chiudere occhio». La paura è tanta A Pescara purtroppo», aggiunge, «non si sta più tranquilli. Soprattutto di sera, la città è pericolosa. Forse ci vogliono più controlli anche se, ripeto, devo ringraziare polizia e carabinieri per il loro intervento immediato»
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