Pnrr, patente per i cantieri e più medici negli ospedali 

Scatta la norma che tutela la sicurezza sul lavoro: si parte da trenta punti base E nella sanità arriva l’intervento mirato ad abbattere le lunghe liste di attesa 

PESCARA. Ok definitivo al Pnrr. L’Aula del Senato ha approvato con 95 sì, 68 no e un astenuto il decreto che contiene le disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dopo il via libera della Camera dello scorso 18 aprile, il testo diventa legge: composto da 46 articoli, ha l’obiettivo di garantire la tempestiva attuazione degli interventi relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza, coerentemente con il relativo cronoprogramma, anche attraverso il «rafforzamento della capacità amministrativa» delle amministrazioni titolari degli interventi. Il nuovo decreto Pnrr prevede una stretta da parte del governo, che potrà attivare i poteri sostitutivi quando i soggetti attuatori non raggiungeranno gli obiettivi. In base a quanto previsto, in caso di omesso o incompleto conseguimento dei target, i fondi percepiti dovranno essere restituiti. Il controllo del Comitato per la lotta contro le frodi comunitarie viene esteso anche i progetti del Piano, integrato anche con rappresentanti di Corte dei Conti, Anac, Bankitalia, Guardia di Finanza e Viminale.
MEDICI. Per la sanità gli emendamenti approvati alla Camera garantiscono assunzioni più facili con contratti flessibili, da quelli a tempo determinato ai co.co.co., con una corsia più semplice per assumere gli specializzandi dal secondo anno in poi senza i paletti del passato. Si tratta di un intervento mirato ad abbattere le liste di attesa e limitare l'uso dei medici gettonisti.
PATENTE NELL’EDILIZIA. Il documento conterrà, inizialmente, 30 crediti e 15 è la soglia sotto la quale non si potrà più operare nei cantieri. Sarà però un successivo decreto a definire i «criteri di attribuzione dei crediti ulteriori rispetto al punteggio iniziale, nonché le modalità di recupero dei crediti decurtati». Prevista l'autocertificazione dei requisiti e cambiano le sanzioni: nel dettaglio, il 10 per cento del valore dei lavori ma comunque non meno di 6 mila euro. È stata inoltre rivista la tabella dei crediti decurtati a seguito degli infortuni che causano inabilità (le penalità salgono nei casi più gravi). Resta confermata la prospettiva di estensione del nuovo strumento di certificazione ad altri settori. La patente a crediti è esclusa per «coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale» e per le imprese «in possesso dell’attestato di qualificazione Soa in classifica pari o superiore alla III». E sarà rilasciata in formato digitale dall’Ispettorato del lavoro in presenza di requisiti che possono anche essere autocertificati, ma se le dichiarazioni sono false scatta la revoca del lasciapassare per un anno.
Oltre a dimostrare di essere in regola con gli obblighi formativi in materia di sicurezza, le aziende devono possedere il Durc, il Dvr e il Durf e devono aver designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
CONSULTORI. Le Regioni, nell’organizzare i servizi dei consultori, possono «avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità». Una vittoria per le organizzazioni pro-life.
STUDENTATI. La verifica e il controllo sull’attuazione e rendicontazione degli interventi finanziati col Pnrr per gli alloggi universitari saranno svolti «con il supporto» di Cassa Depositi e Prestiti e di società controllate dalla Cassa a cui è affidata anche «la gestione dei fondi statali oggetto delle procedure amministrative».
POSTE ITALIANE. Poste, nel caso di ingresso in PagoPa, non potrà stipulare patti di sindacato con il Poligrafico dello Stato che abbiano per effetto l’esercizio di un’influenza dominante sul governo della società. Resta fermo inoltre quanto previsto dalla legge sulla tutela della concorrenza in base a cui le operazioni di modifica della concentrazione devono essere sottoposte al controllo preventivo dell’Antitrust. Nella versione iniziale della norma era previsto che il controllo potesse essere ceduto al Poligrafico dello Stato e per il resto, per una quota non superiore al 49 per cento, a Poste Italiane. Ma la previsione aveva destato preoccupazione nel mondo bancario e tra i circuiti internazionali di pagamenti e carte. (u.c.)
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