Pnrr sisma, pronti 470 interventi  a sostegno di imprese abruzzesi 

Stanziati i primi 70 milioni a fronte dei 700 totali in favore delle aziende dei territori colpiti

L’AQUILA. Arrivano i primi 70 milioni di euro del fondo complementare del Pnrr per le imprese abruzzesi. Sono 470 i primi interventi finanziati per contribuire al rilancio dell’economia locale. Ma la cifra complessiva è ben più sostanziosa: 700 milioni. A tanto ammonta il fondo complementare destinato alle aziende che operano nei territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016-2017. 48 i comuni abruzzesi coinvolti mentre gli ambiti di intervento spaziano dal sostegno alla cultura, a sport e turismo, trasformazione tecnologica, sostegno alle pmi, agricoltura, economia circolare e ciclo delle macerie. Il report sul primo pacchetto di interventi è firmato da Abruzzo Openpolis, il progetto creato da Fondazione Openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp.
FONDI ALLE IMPRESE
Il fondo complementare al Pnrr contiene una quota consistente di risorse destinate alle aree colpite dagli eventi sismici del 2009 e del Centro Italia. Si tratta di una cifra complessiva di circa 1,78 miliardi. In particolare, le risorse del Fondo complementare al Pnrr hanno la duplice finalità di contribuire alla ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto e di rilanciarne l’economia. «Se nel primo caso i destinatari delle risorse sono principalmente gli enti locali», spiega Openpolis, «nel secondo a beneficiare dei finanziamenti sono le imprese per un valore di 700 milioni. Recentemente il commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016-2017 ha emanato alcune ordinanze con cui dispone l’assegnazione di una prima parte dei fondi destinati alle aziende. Si tratta di poco più del 10% del totale ovvero 70,51 milioni. Allo stato attuale, il quadro delle risorse già assegnate alle imprese risulta essere incompleto», rileva Openpolis, «anche perché le informazioni fornite sono poche e buona parte delle risorse sono ancora da destinare. Inoltre, in alcuni casi manca l’indicazione delle aziende destinatarie». I fondi del Piano complementare destinati alle aree terremotate di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio sono stati pensati anche per il sostegno allo sviluppo economico e alla crescita delle imprese locali, attraverso lo stimolo all’innovazione produttiva e il rientro delle aziende che, a causa del sisma, hanno trasferito la propria attività altrove.
AMBITI D’INTERVENTO
Dagli investimenti di grandi dimensioni fino al sostegno della cultura, passando per le piccole e medie imprese, l’agricoltura, l’economia circolare e il ciclo delle macerie. Sono molteplici gli ambiti d’intervento dei progetti finanziati: di questi 13 sono gli interventi dove è stato concesso un contributo uguale o superiore a 1 milione, 183 quelli con importi tra 100mila e un milione di euro, 254 quelli tra 10mila e 100mila euro di contributo. Ci sono poi 20 interventi ammessi a finanziamento, dove non viene riportato l’importo del contributo. Il progetto più consistente riguarda il territorio di Civitella del Tronto (Teramo), dove la ditta Promos spa ha ricevuto un contributo di oltre 1 milione e mezzo nell’ambito della misura dedicata alla crescita e al rientro delle pmi. Il secondo investimento più rilevante, del valore di 1,4 milioni, invece è localizzato su Montorio al Vomano. «In questo caso», sottolinea Openpolis, «non è noto il nome della ditta beneficiaria, ma viene indicato il settore d’intervento che è quello della consulenza in ambito di sicurezza e igiene sui posti di lavoro». Il terzo intervento più rilevante ha ricevuto un contributo pari a 1 milione e 350mila euro ed è localizzato all’Aquila. In questo caso il finanziamento è andato alla ditta Green Meta Industry srl, sempre nell’ambito della voce per il rientro delle imprese sui territori terremotati.
RIPARTIZIONE PER PROVINCE L’intervento più rilevante riguarda gli incentivi per l’avvio, la crescita o il rientro sul territorio originario di microimprese, che assorbe in totale 38,5 milioni. Altri 15,6 milioni sono stati assegnati per lo stesso ambito, ma rivolto alle pmi. Seguono gli interventi per incentivare l’innovazione delle pmi che assorbono 13,9 milioni. Infine, circa 2 milioni di euro andranno a sostegno di cultura, sport e turismo e circa 500mila euro per la realizzazione di piattaforme per la trasformazione tecnologica. A livello provinciale è l’Aquilano il territorio che attrae la maggior parte degli investimenti, circa 41,3 milioni. Seguono il Teramano con 23,4 milioni e il Pescarese con 5,9 milioni. La maggior parte dei fondi assegnati si concentra in 2 comuni capoluogo. Alle imprese dell’Aquila arriveranno circa 30,3 milioni, mentre a quelle di Teramo 6,7 milioni. Tra i centri che ricevono più fondi ci sono anche molti comuni di piccole-medie dimensioni come Montorio al Vomano con circa 5,5 milioni; Penna Sant’Andrea con 2,9 milioni e Bussi sul Tirino con 2,8 milioni. Riceveranno fondi superiori a 1 milione anche Castel del Monte, Civitella del Tronto, Popoli, Colledara, Pietracamela, Pizzoli, Capitignano e Campli.
©RIPRODUZIONE RISERVATA