Sabbia e scogliere I balneatori: solo così possiamo ripartire 

Preoccupati i titolari degli stabilimenti della zona nord: «I pennelli stanno funzionando, ora si pensi alla spiaggia»  

FRANCAVILLA. I pennelli stanno funzionando, ma per valorizzare il lavoro fatto e consentire agli operatori turistici di fare la stagione estiva, i balneatori di Francavilla adesso chiedono due cose: ripascimento emerso e rinforzo delle scogliere, possibilmente attraverso la chiusura dei varchi. A due mesi circa dall’inizio dei preparativi per riattrezzare spiagge e stabilimenti in vista dell’estate, sono proprio i titolari dei vari stabilimenti balneari che tornano a chiedere a gran voce misure in grado di garantire il loro lavoro.
In particolare, a essere preoccupati sono i titolari dei lidi della zona nord, quelli che confinano con Pescara.
Da Nautilus a Marcello, dalla Vela a Sabbia d'Oro, fino al lido Siesta, il timore riguarda soprattutto il piano spiaggia, più basso del solito, schiacciato sotto gli stabilimenti. In gergo viene definita mancanza di quota, o di sabbia, che tradotto significa che il livello della spiaggia è schiacciato su quello del mare. Per questo, ogni volta che la marea si alza, come già capitato più volte in questi giorni, l'acqua trova la strada libera e riesce ad arrivare fin sotto gli stabilimenti.
«I pennelli stanno funzionando, l’erosione durante i mesi invernali, tradizionalmente i più problematici, ha rallentato. Ma adesso abbiamo bisogno di valorizzare quanto ottenuto, altrimenti rischiamo di passare una stagione pessima», dice Pierluigi Di Giuseppe di Nautilus. Come detto gli interventi richiesti partono dal ripascimento emerso, utile per andare a gettare ulteriore sabbia sulla spiaggia, in modo da farle guadagnare quota e fermate la forza del mare, fino al rinforzo delle scogliere, possibilmente con la chiusura dei varchi, per contenere l’acqua e le correnti.
La città di Francavilla ha ricevuto un finanziamento di circa 600mila euro dalla Regione a seguito delle emergenze del mese di novembre, somma che è stata spesa per lavori lungo il tratto di costa che abbraccia il centro e il sud, zona in cui una mano viene data anche dalla sabbia che in queste settimane viene estratta dai lavori al porto turistico. Lunedì scorso c’è stato un sopralluogo del sindaco di Francavilla Antonio Luciani, accompagnato dagli addetti ai lavori. Sono allo studio alcune soluzioni, ma come detto anche da Riccardo Padovano, presidente di Sib Confcommercio, un aiuto potrebbe arrivare dall’escavo che si sta facendo alla Madonnina di Pescara, per andare a rinfoltire la spiaggia nella zona sud della città dannunziana.
«Ritengo che il Comune di Francavilla dovrebbe fare domanda per agganciarsi a quello di Pescara e poter beneficiare delle tante migliaia di metri cubi presenti alla Madonnina. Da quello che so, l’amministrazione pescarese non si opporrebbe, ma è necessario che da Francavilla arrivi la richiesta». E prosegue: «I lavori per trasportare i famosi 10mila metri cubi di sabbia della vasca di colmata del porto di Pescara sono stati affidati a una ditta di Venezia e finalmente prima dell’estate verranno gettati nel mare di Francavilla». Insomma, i pennelli, che nel momento della loro realizzazione non furono indenni da critiche, ad oggi hanno fornito le prime risposte cercate. Adesso bisogna passare alla fase due, propedeutica, a detta degli operatori, ad una buona stagione estiva.
Lo scorso anno, furono in molti a denunciare la perdita di intere file di ombrelloni. Se, come sembra, si è riusciti ad arrestare il fenomeno, già questo è un piccolo risultato, da vedere come punto di partenza e non di arrivo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA