Scatta il sequestro di 600 chili di vongole 

Controlli della Capitaneria di porto. Nei guai un marittimo locale: maxi sanzione di 3.500 euro e prodotti rigettati in mare

PESCARA. Maxi sanzione da 3.500 euro e sequestro di circa 600 chili di vongole durante il blitz di ieri mattina della Capitaneria di porto di Pescara sulla banchina del porto canale.
I controlli a una vongolara che fa parte della flotta del capoluogo adriatico sono scattati al culmine di un’attività di appostamenti e pedinamenti volta al monitoraggio della filiera ittica da parte degli uomini e delle donne coordinati dal direttore marittimo, il capitano di vascello Fabrizio Giovannone. In particolare, una parte del quantitativo di vongole sequestrato, pari a circa 300 chili della specie venus gallina (la cosiddetta vongola comune), ben al di sopra del limite previsto dalla normativa di autoregolamentazione del mercato stilata dalle imprese aderenti al Cogevo Abruzzo, è stato trovato dai militari a bordo di un peschereccio al momento dello sbarco nel porto canale. La parte restante, altri 300 chili di molluschi, invece è stata rinvenuta all’interno di una cella frigo di una ditta di distribuzione di prodotti ittici: in questo caso le vongole erano prive della documentazione prevista e dell’etichettatura ai fini della tracciabilità del pescato.
Il trasgressore, un marittimo del posto, è stato sanzionato per 3.500 euro. L’attrezzo da pesca a bordo del peschereccio è stato sequestrato, mentre il prodotto ittico ancora in stato vitale è stato rigettato in mare grazie all’ausilio di un’unità navale in dotazione al comando pescarese.
«Le attività di controllo e vigilanza sulla filiera della pesca continueranno senza sosta al fine di tutelare il consumatore finale e il mare quale volano delle attività marittime», ha sottolineato il direttore marittimo Giovannone. (y.g.)